Melanoma e fasi della vita della donna: una panoramica
Il melanoma è il tipo più aggressivo di tumore della pelle. Nonostante rappresenti una piccola percentuale dei tumori cutanei, può avere un decorso molto grave oltre ad essere responsabile della maggior parte dei decessi legati a queste neoplasie.
Nelle donne, il melanoma assume caratteristiche particolari, correlate a diversi momenti ormonali della vita, influenzando incidenza, prognosi e trattamento.
Conoscere i segnali d’allarme, i fattori di rischio e le strategie di prevenzione può fare la differenza tra una diagnosi precoce e una malattia avanzata.

Indice dei contenuti
- Cos’è il melanoma…in breve
- Incidenza del melanoma: ci sono differenze tra uomini e donne?
- I diversi tipi di melanoma e dove colpiscono più frequentemente nelle donne
- Quali sono le probabilità di formazione di un melanoma durante l'adolescenza?
- La scoperta di un melanoma durante la gravidanza
- Il melanoma in menopausa
- Come riconoscere un melanoma con la regola dell’A-B-C-D-E
- La prevenzione del melanoma: quali comportamenti vanno evitati?
- Domande frequenti
Cos’è il melanoma…in breve
Il melanoma è un tumore maligno che origina dalla trasformazione dei melanociti, le cellule della pelle che producono melanina, il pigmento che ci protegge dagli effetti nocivi del sole.
Il melanoma può svilupparsi su pelle sana e integra o da un neo-preesistente. Può nascere sulla pelle o in altre sedi in cui sono presenti i melanociti, come le mucose della bocca, il naso, gli occhi o i genitali.
Le cause e i sintomi più comuni dei melanomi cutanei
Le cause del melanoma non sono state ancora identificate, ma si sa con certezza che il suo sviluppo è legato ad alcuni fattori di rischio genetico-familiari e ambientali. In particolare, a giocare un ruolo cruciale nella sua insorgenza è l’esposizione ai raggi UV del sole, i quali danneggiano il DNA delle cellule cutanee, favorendo mutazioni genetiche che possono trasformare un melanocita sano in uno maligno.
I sintomi più comuni includono:
- Cambiamenti nella forma, nel colore o nella dimensione di un neo;
- Comparsa di un nuovo neo con aspetto irregolare;
- Prurito, sanguinamento o desquamazione di un neo;
- Asimmetria e bordi frastagliati.
Alcuni fattori di rischio
Chiunque può sviluppare un melanoma, ma ci sono fattori che aumentano il rischio.
In particolare, questi fattori possono essere divisi in:
Fattori Genetico-familiari
- Familiarità
- Precedente melanoma
- Fototipo I o II
- Presenza di nevi atipici
- Presenza di un numero di nevi superiore a 50
Fattori ambientali
- Esposizione solare a radiazioni UV, soprattutto in età pediatrica
- Radiazioni ionizzanti e da alcuni composti chimici (ambiti professionali)
- Utilizzo frequente di lettini abbronzanti
Per quanto riguarda le radiazioni solari, è bene ricordare che la loro intensità non è sempre uguale ma aumenta:
- con l’altitudine
- con la latitudine (più ci si avvicina all’equatore)
- tra le ore 11 e le ore 16
- vicino a superfici riflettenti come laghi, mare, sabbia, neve ecc.
Incidenza del melanoma: ci sono differenze tra uomini e donne?
Il melanoma fino a qualche anno fa era considerato un tumore raro, oggi mostra invece un’incidenza in crescita in tutta il mondo e numerosi studi suggeriscono che negli ultimi dieci anni sia addirittura raddoppiata. In Italia i casi stimati sono intorno ai 7.000 l’anno, la maggior parte dei quali sono concentrati al nord.
Il melanoma colpisce prevalentemente i soggetti tra i 30 e i 60 anni, più raramente prima della pubertà.
Ma c’è differenza tra uomini e donne?
Il melanoma colpisce maggiormente gli uomini rispetto alle donne. Parlando di numeri, si registrano circa 13,6 casi ogni 100.000 donne e 14,3 casi ogni 100.000 uomini. Questa differenza potrebbe essere dovuta all’azione protettiva degli estrogeni nei confronti del photoaging ovvero l’invecchiamento indotto dall’esposizione solare e i raggi UV (coinvolti nello sviluppo del melanoma). Inoltre, le donne presentano una maggiore produzione di anticorpi IgG, IgM e linfociti T, dall’azione difensiva nei confronti delle neoplasie.
Gli ormoni femminili determinano anche una prognosi più favorevole nelle donne rispetto agli uomini e proteggono dal rischio di recidive, riducendo la mortalità.
Oltre ai fattori ormonali, c’è un'altra differenza tra donne e uomini, quella comportamentale. La popolazione femminile, infatti, è più attenta alla propria pelle e partecipa in modo più attivo a programmi di prevenzioni e visite dermatologiche per il controllo dei nevi. Inoltre, le donne si proteggono maggiormente dal sole.
I diversi tipi di melanoma e dove colpiscono più frequentemente nelle donne
I melanomi cutanei possono essere:
- congeniti, quando sono presenti fin dalla nascita
- acquisiti quando si sviluppano da nevi che compaiono durante il corso della vita.
Le principali forme di melanoma sono:
- Melanoma a diffusione superficiale: il più comune, si sviluppa sulla superficie della pelle e cresce lentamente. Nelle donne spesso appare sulle gambe.
- Melanoma nodulare: più aggressivo, cresce in profondità e rapidamente. Questo tipo di melanoma è più comune negli uomini che nelle donne.
- Lentigo maligna melanoma: colpisce soprattutto il volto degli anziani e origina da una preesistente macchia solare o da un neo.
- Melanoma acrale lentigginoso: raro, interessa palmi, piante dei piedi e unghie, più frequente in persone con pelle scura.
Altri tipi di melanoma meno frequenti sono:
- melanoma senza un segno primario
- melanoma vulvare
- melanoma oculare
- melanoma della palpebra
- melanoma congiuntivale
- melanoma dell’iride
- melanoma della coroide
- melanoma del nervo ottico
Aree più colpite da melanoma nella donna sono gli arti, specialmente quelli inferiori. Generalmente gambe e tronco sono le zone dove il melanoma colpisce maggiormente in età giovanile, mentre testa e collo e arti superiori sono zone colpite da melanoma in età generalmente più avanzata.
Una tipologia di melanoma che interessa esclusivamente la donna è il melanoma vulvare, particolarmente pericoloso poiché può passare inosservato e aver il tempo di evolversi, per essere poi scoperto casualmente durante la visita ginecologica.
I melanomi possono essere benigni?
Per definizione il melanoma è un tumore maligno.
Tuttavia, può essere confuso con lesioni benigne come i nevi (nei), nevi congeniti, nevi atipici, efelidi e cheratosi. Per questo motivo è necessario che la diagnosi venga fatta dal dermatologo tramite visita dermatologica. Un melanoma individuato nelle fasi iniziali ha un’elevata probabilità di guarigione.
Quali sono le probabilità di formazione di un melanoma durante l'adolescenza?
Il melanoma non riguarda solo le fasce più adulte della popolazione ma anche le giovani donne che spesso non sono consapevoli dei danni provocati dell’esposizione al sole e pertanto non si proteggono in modo adeguato.
I casi di melanoma sono in costante crescita fra i giovani; si stima infatti che il 20% dei nuovi casi sia riscontrato in pazienti di età compresa tra i 15 ei 39 anni.
Secondo un sondaggio effettuato dalla FONDAZIONE AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) che ha coinvolto 3.500 ragazzi, la mancata conoscenza dei fattori di rischio gioca un ruolo decisivo e le diagnosi negli adulti di oggi sono la conseguenza dell’esposizione scorretta al sole da giovani in passato.
La scoperta di un melanoma durante la gravidanza
Per quanto riguarda il rapporto melanoma e gravidanza ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione. Per prima cosa è importante sottolineare che non è la gravidanza a far venire il melanoma, anche se durante questa fase della vita si attivano dei meccanismi biologici che possono accelerare un processo già in atto. In particolare, ad influenzare il decorso della malattia sono due fattori principali:
- un maggior rischio di iperpigmentazione dovuto all’azione del progesterone (ormone che aumenta durante la gestazione)
- calo delle difese immunitarie (fisiologico in gravidanza)
Detto questo però lo stato di gravidanza non incide sull’esito (prognosi) del melanoma, specialmente per le forme più comuni.
Anche in gravidanza è quindi fondamentale monitorare il proprio corpo, i propri nei e verificare tempestivamente con il dermatologo eventuali lesioni sospette.
Qualora sia diagnosticato un melanoma in gravidanza, la gestione dello stesso, dipende dallo stadio della gravidanza e del tumore.
La rimozione chirurgica è un’opzione possibile e generalmente sicura, anche in gravidanza.
Il melanoma in menopausa
Come anticipato con l’avanzare dell’età il rischio di melanoma aumenta e la menopausa non fa eccezione. Il fattore di rischio non è rappresentato dalla menopausa in sé, tuttavia dall’avanzare dell’età e dall’esposizione ai raggi UV, considerati sempre il fattore chiave per l’insorgenza e la progressione del melanoma. Le donne in questa fase della vita (così come in età fertile o nel post menopausa) dovrebbero quindi sottoporsi a controlli periodici della pelle, specialmente se hanno alle spalle una storia di esposizione solare prolungata.
Come riconoscere un melanoma con la regola dell’A-B-C-D-E
Per riconoscere un melanoma esiste uno strumento “fai da te” utile per capire quando andare immediatamente dal dermatologo: la regola dell’A-B-C-D-E. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Quando guardi il tuo corpo e analizzi i tuoi nei, tieni sempre a mente queste 5 lettere e ricorda:
- A come Asimmetria: una metà del neo è diversa dall’altra.
- B come Bordi: irregolari, frastagliati o sfumati
- C come Colore: presenza di più colori (nero, marrone, rosso, bianco, blu)
- D come Dimensione: superiore a 6 mm, anche se possono esserci melanomi più piccoli
- E come Evoluzione: cambiamenti recenti in dimensione, forma, colore o sintomi (sanguinamento, prurito).
Se un neo presenta uno di questi segnali è necessario rivolgersi al proprio medico o dermatologo per una visita approfondita.
La prevenzione del melanoma: quali comportamenti vanno evitati?
Per prevenire il melanoma è fondamentale mettere in atto tutti quei comportamenti finalizzati ad evitare che il tumore insorga (prevenzione primaria), andando ad intervenire sullo stile di vita.
Vediamo quindi quali comportamenti sono da evitare e quali invece adottare per fare una buona prevenzione.
Comportamenti DA EVITARE:
- Evitare di esporsi al sole nelle ore nelle ore più calde (dalle 11 alle 16)
- Evitare di esporsi senza protezione specifica, da scegliere in base all’età e al tipo di pelle
- Evitare di prendere il sole su zone già arrossata o infiammate
- Evitare l’uso di lettini o lampade abbronzanti
Comportamenti da SEGUIRE SEMPRE:
- Tieni d’occhio i tuoi nei eseguendo l’autoesame della pelle almeno una volta al mese e sottoponiti a controlli dermatologici periodici.
- Utilizza sempre un prodotto con elevato fattore di protezione
- Utilizza un prodotto con SPF durante tutto l’anno
- Quando sei al mare spalma la crema in modo uniforme su tutto il corpo e in modo abbondante. Ricorda di applicarla più volte durante la giornata
- Indossa cappelli e occhiali da sole
FONTI:
- https://www.isplad.org/melanoma-quali-differenze-tra-uomini-e-donne/
- https://www.epicentro.iss.it/melanoma/
- https://www.melanomaitalia.org/trova-le-risposte/cos-e-il-melanoma/tipi-di-melanoma/#:~:text=Melanoma%20nodulare&text=E'%20più%20comune%20negli%20uomini%20che%20nelle%20donne.
- https://www.fondazioneaiom.it/wp-content/uploads/2019/05/2019_soleconamore_melanoma.pdf