Disidratazione invernale: ecco quello che non sapevi!

18. 1. 2023 · Dott.ssa Chiara Leocata · Tempo di lettura: 6 minuti

Ebbene si… non è ancora il momento di abbandonare la tua cara borraccia: colorata, termica, grande o piccola rimane comunque la tua migliore compagna di viaggio. La verità è che di abbandonarla non se ne parla mai: comunemente si pensa che la disidratazione sia un problema della stagione estiva e che in inverno si possa bere di meno.  
Ma la verità è che in inverno succede una cosa molto importante: a causa dell’esposizione al freddo il nostro senso della sete è attenuato quasi per la metà rispetto all’estate. Per questo motivo ci rendiamo più difficilmente conto di aver sete. Insieme ad una sudorazione sicuramente inferiore rispetto all’estate, ci rivolgiamo più all’assunzione di cibo che di acqua. È vero che il freddo aumenta il senso di fame, ma allo stesso modo bisogna sempre ricordarsi di bere una adeguata quantità di acqua. In più, allo stesso modo, il freddo aumenta lo stimolo di fare la pipì: queste due condizioni in combinazione tra loro servono in un piatto d’argento la giusta dose di disidratazione. 
Per disidratazione si intende quello che succede quando una quantità maggiore di acqua e liquidi escono dal corpo rispetto a quelli che sono stati introdotti.  
Infatti, nonostante il freddo il nostro corpo ha comunque la stessa necessità di idratarsi: basti pensare al fatto che siamo costituiti per il 60-70% da acqua. In più, in inverno siamo abituati a frequentare luoghi e ambienti chiusi e riscaldati che spesso portano ad un aumento della sudorazione.  


idratarsi con alimenti ricchi di acqua

Ma quali le strategie migliori? 

Sicuramente la migliore arma è la prevenzione: bisogna combattere la disidratazione prima che siano evidenti i suoi segnali, soprattutto perché in inverno questi sono meno espliciti e più subdoli, quindi più difficili da cogliere.  
Per questo spesso in inverno ci disidrata prima che i sintomi compaiano (pelle secca che tira, lingua che si attacca al palato, mal di testa, debolezza e cattivo umore).  
Un’ottima soluzione è quella di bere poco ma spesso, ricordandoci anche che un altro modo per assumere acqua, oltre al classico bicchiere pieno che non riusciamo a mandar giù, è anche assumere cibi ricchi di acqua: fare spuntini al mattino e al pomeriggio con frullati e spremute di frutta fresca, centrifughe o estratti può essere la chiave! 
In inverno, come anche in tutte le stagioni, poi, bisogna sicuramente pensare di evitare l’eccesso di caffeina e alcolici per il loro effetto diuretico che favorisce la perdita di liquidi.  


E se l’acqua non va proprio giù? 

Se la bottiglia d’acqua ci guarda minacciosa tutto il giorno ma proprio non riusciamo a berla possiamo modificarne il sapore aggiungendo le foglie d’alloro, oppure del succo di limone o della frutta fresca di stagione che darà un sapore nuovo, più gustoso e stimolante. 
Il nostro obiettivo dovrebbe quindi essere quello di assumere 1,5 litri di acqua al giorno, magari non dimenticando la bottiglia da portare durante la giornata che ci possa venire in aiuto quando arriva lo stimolo della sete ma non solo: ricordiamo che la cosa importante è prevenire la disidratazione e non correre ai ripari! 
Nella nostra quotidianità, poi, possiamo pensare di diminuire l’utilizzo del sale magari insaporendo le nostre pietanze con delle spezie. 


Come mi accorgo che non mi sto idratando bene? E quali sono le cause di disidratazione? 

Partiamo dal modo più semplice… Osservare il colore delle urine ci aiuta a capire: se sono scure siamo sicuramente disidratati, mentre il colore chiaro indica invece una buona idratazione. Sarebbe preferibile osservare quelle del primo mattino, che dopo le ore di riposo notturno saranno sicuramente più scure del solito ma non devono essere troppo scure (color ambra); se così fosse abbiamo già un’indicazione del fatto che iniziamo la nostra giornata con una base di idratazione non buona e per questo bisognerà aumentare l’introito d’acqua. 
Tra le cause principali di disidratazione, oltre alle problematiche legate alla stagione invernale, possiamo trovare: 

  • Livelli di zucchero nel sangue troppo elevati: questo porta il nostro corpo ad espellere l’eccesso di glucosio tramite le urine, così facendo siamo portati ad eliminare molti più liquidi del solito. 
  • Periodi particolarmente stressanti: un legame indissolubile tra stress e disidratazione, mai a senso unico. Infatti, un periodo di stress porta a disidratazione ma anche il contrario. Infatti liquidi non reintegrati portano ad aumento del cortisolo, che è il cosiddetto ormone dello stress. Questo ci fa intuire come questi due aspetti siano correlati.
  • Invecchiamento: il corpo che fisiologicamente invecchia perde la capacità di trattenere liquidi e allo stesso tempo avverte meno lo stimolo della sete. Per questo motivo bisogna sempre ricordare alle persone più anziane di bere a sufficienza.
  • Ridotto introito di frutta e verdura fresca: spesso dimentichiamo di condire le nostre tavole anche con questi alimenti, soprattutto in inverno. Bisogna invece considerare che grazie all’alimentazione spesso riusciamo a coprire fino anche al 30% di idratazione del corpo.
  • Ciclo mestruale: gli ormoni prodotti in numero maggiore durante il periodo del ciclo mestruale, estrogeno e progesterone, influenzano i livelli di idratazione del corpo ed è indispensabile mantenersi idratate in questo periodo dove proprio questi livelli ormonali sono altalenanti. 
     
     

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    Circa l'autore
    Dott.ssa Chiara Leocata
    Dott.ssa Chiara Leocata
    Chiara Leocata, Farmacista iscritta all’ordine dei farmacisti di Catania. Curiosità e passione mi hanno portata non solo a praticare il mio lavoro ma anche a divulgarlo. Mi piace la chimica applicata alla vita quotidiana, ed è questo che dei farmaci mi ha sempre affascinato: tante formule chimiche incomprensibili a molti, diventano compresse bicolore alla portata di tutti. Nella mia esperienza imparo ogni giorno quanto informare il cliente su quello che assume o può assumere possa cambiare le sorti della terapia: un cliente più consapevole corrisponde spesso ad una aderenza terapeutica migliore. Per questo mi piace parlare ai miei clienti ogni giorno in farmacia e scrivere di scienza tramite la divulgazione online.
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