Neoborocillina Tosse 20 Compresse Orosolubili

Punteggio medio
4.0

Neoborocillina Tosse è un sedativo della tosse ed antisettico del cavo orofaringeo.

Disponibile
4,75
Risparmi 58%

Prezzo originale:  11,30 €  ·  sconto 6,55 €

Prezzo più basso prima di questa promozione: 6.19 €

Consegna a casa, in farmacia o nei punti di ritiro InPost. Gratis per ordini superiori a 9,89 €

Informazioni sul prodotto: Neoborocillina Tosse 20 Compresse Orosolubili

027081049

Che cos'è

NEO BOROCILLINA TOSSE 10 MG + 1,2 MG PASTIGLIE

Principi attivi

Ogni pastiglia contiene: DESTROMETORFANO BROMIDRATO mg 10 (adsorbito su magnesio trisilicato) - 2,4-DICLOROBENZIL ALCOOL mg 1,2


Modalità d'uso

Adulti e ragazzi sopra i 12 anni: sciogliere lentamente in bocca una pastiglia ogni 2-3 ore, fino ad un massimo giornaliero di 8 pastiglie. Non superare le dosi consigliate.

Descrizione: Indicazioni terapeutiche

Sedativo della tosse ed antisettico del cavo orofaringeo.

Eccipienti

Aroma freshflavor, ammonio glicirrizinato, magnesio stearato, aspartame (E 951), copovidone, zucchero comprimibile.

Effetti collaterali

Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza degli effetti elencati.

  • Disturbi del sistema immunitario
    Reazioni di ipersensibilità (compresa reazione anafilattica, angioedema, orticaria, prurito, rash ed eritema)
  • Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Riduzione dell’appetito
  • Disturbi psichiatrici
    Allucinazioni Abuso e dipendenza da destrometorfano
  • Patologie del sistema nervoso
    Sonnolenza
  • Patologie dell’orecchio e del labirinto
    Vertigini
  • Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Depressione respiratoria
  • Patologie gastrointestinali
    Nausea, vomito, disturbi gastrointestinali
  • Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Affaticamento

Interazioni

Il destrometorfano possiede deboli proprietà serotoninergiche. Il destrometorfano può quindi portare a un aumento del rischio di tossicità serotoninergica (sindrome serotoninergica), specialmente se assunto insieme ad altri agenti serotoninergici, quali farmaci inibitori delle MAO o SSRI o antidepressivi triciclici. Soprattutto il pre-trattamento o il trattamento concomitante con farmaci che compromettono il metabolismo della serotonina, quali farmaci antidepressivi del tipo inibitori delle MAO, può indurre lo sviluppo di una sindrome serotoninergica con i seguenti sintomi caratteristici: iperattività neuromuscolare (per es. tremore, spasmo clonico, mioclono, aumento della risposta riflessa e rigidità di origine piramidale), iperattività del sistema nervoso autonomo (per es. diaforesi, febbre, tachicardia, tachipnea, midriasi) e stato mentale alterato (per es. agitazione, eccitazione, confusione) (vedere paragrafo 4.3 (farmaci inibitori delle MAO) e 4.4). La somministrazione concomitante di farmaci con un effetto inibitorio sul sistema nervoso centrale quali ipnotici, sedativi o ansiolitici, o l’assunzione di alcool, possono portare ad effetti additivi. Se il destrometorfano viene utilizzato in combinazione con mucolitici in pazienti con preesistenti malattie delle vie respiratorie, quali fibrosi cistica e bronchiettasia, affetti da ipersecrezione di muco, la riduzione del riflesso della tosse può portare ad un (grave) accumulo di muco. Inibitori del CYP2D6 Il destrometorfano è metabolizzato dal CYP2D6 e ha un ampio metabolismo di primo passaggio. L’uso concomitante di potenti inibitori dell’enzima CYP2D6 può aumentare le concentrazioni di destrometorfano nel corpo a livelli di molte volte superiori al valore normale. Ciò aumenta il rischio per il paziente di effetti tossici del destrometorfano (agitazione, confusione, tremore, insonnia, diarrea e depressione respiratoria) e di sviluppo della sindrome da serotonina. Potenti inibitori del CYP2D6 sono fluoxetina, paroxetina, chinidina, terbinafina, cimetidina, ritonavir, berberina. In uso concomitante con la chinidina, le concentrazioni plasmatiche di destrometorfano sono aumentate fino a 20 volte, con conseguente aumento degli effetti avversi sul sistema nervoso centrale dell’agente. Anche amiodarone, flecainide e propafenone, sertralina, bupropione, metadone, cinacalcet, aloperidolo, perfenazina e tioridazina hanno effetti simili sul metabolismo del destrometorfano. Se è necessario l’uso concomitante degli inibitori del CYP2D6 e del destrometorfano, il paziente deve essere monitorato e potrebbe essere necessario ridurre la dose di destrometorfano.

Descrizione: Controindicazioni/Effetti indesiderati

  • Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Asma bronchiale, BPCO, polmonite, difficoltà respiratorie, depressione respiratoria, malattie cardiovascolari, ipertensione, ipertiroidismo, diabete, glaucoma, ipertrofia prostatica, stenosi dell’apparato gastroenterico ed urogenitale, epilessia, gravi malattie epatiche.
  • Non somministrare nei bambini di età inferiore ai 12 anni.
  • Non usare contemporaneamente o nelle due settimane successive a trattamento con farmaci antidepressivi inibitori delle MAO.
  • Gravidanza, in particolare nel primo trimestre, allattamento.

Sovradosaggio

Sintomi
In caso di sovradosaggio, possono manifestarsi con maggiore frequenza o gravità gli effetti indesiderati noti: nausea, vomito, disturbi visivi e disordini del sistema nervoso centrale come atassia, senso di vertigini, eccitazione, aumento del tono muscolare, stati di confusione mentale, sonnolenza, ipotensione e tachicardia. In casi estremi, possono verificarsi ritenzione urinaria e depressione respiratoria.

Trattamento
In caso di necessità ricorrere a cure mediche intensive (in particolare intubazione, ventilazione). Può essere necessario ricorrere a precauzioni per salvaguardare la perdita di calore e reintegrare i liquidi. La somministrazione per via endovenosa di naloxone può antagonizzare gli effetti del destrometorfano sul sistema nervoso centrale. Se necessario effettuare la lavanda gastrica con stable circulation. Non somministrare emetici ad azione centrale.


Descrizione: Uso in gravidanza e allattamento

Neo Borocillina Tosse pastiglie non deve essere usato durante i primi tre mesi di gravidanza; nei mesi successivi il farmaco deve essere somministrato solo in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico. Poiché non è nota l’escrezione del farmaco nel latte materno e non può essere escluso un effetto di depressione respiratoria sul neonato, Neo Borocillina Tosse pastiglie è controindicato durante l’allattamento.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore ai 30° C.

Effetti su guida e uso macchinari

Poiché il prodotto può dare sonnolenza e/o vertigini (specialmente in concomitanza con l’assunzione di alcool o di altri medicinali che possono ridurre i tempi di reazione), di ciò debbono tener conto coloro che potrebbero condurre autoveicoli o attendere ad operazioni richiedenti integrità del grado di vigilanza.

Forma farmaceutica

10 MG + 1,2 MG PASTIGLIE 20 PASTIGLIE IN BLISTER PVC-PE-PVDC/AL

Attenzione: le immagini hanno puro scopo illustrativo.

Data ultima modifica: 05.10.2024

Categorie di prodotti