Onicofagia: cos’è e cosa significa?

Onicofagia è il termine medico che definisce l’impulso a mangiarsi le unghie. Mordere le unghie è un’abitudine legata tipicamente all’infanzia; se trascurata però, può protrarsi fino all’età adulta. Le conseguenze di questa cattiva abitudine non sono solo estetiche: mangiarsi le unghie può, infatti, causare dolore, sanguinamento del letto ungueale, infezioni, onicomicosi nonché patologie dentali come ad esempio lesioni gengivali, maloclussione dei denti anteriori ed usura degli incisivi.

In questa breve guida dedicata all’onicofagia, vediamo meglio le cause e i rimedi utili per interrompere questa cattiva abitudine che mette a rischio la salute delle unghie e non solo.

Perché ci si mangia le unghie? 

L’onicofagia è un disturbo legato alla sfera psicologica dell’individuo, il quale non riesce a controllare l’impulso a mangiarsi le unghie.

Solitamente, l’atto di mordersi le unghie è accompagnato da una sensazione di agitazione tale da non poter resistere al bisogno di compiere questo gesto. Il disturbo dell’onicofagia si presenta soprattutto in situazioni di forte stress, agitazione, eccitazione o noia.

 

Quali sono le cause dell’onicofagia?

Conoscere le cause che scatenano questa cattiva abitudine può essere di aiuto per superare il problema.

Le cause dell’onicofagia, come precedentemente accennato, sono sostanzialmente legate alla sfera psicologica. Le principali sono:

1.    Ansia, stress e nervosismo: mangiarsi le unghie rappresenta un modo per scaricare le tensioni e ritrovare la calma.

2.    Imitazione del gesto: soprattutto per i bambini, il vizio potrebbe essere semplicemente causato dalla volontà di imitare un gesto compiuto dall’adulto;

3.    Noia: l’inattività non rappresenta la causa vera e propria del disturbo ma sicuramente l’individuo che ha questo vizio, nei momenti di noia avrà maggiore difficoltà a controllarsi;

4.    Autolesionismo: in questo caso il problema è causato da un’eccessiva aggressività che porta il soggetto a sfogare la propria rabbia su sé stesso con atteggiamenti autolesionistici come appunto mangiarsi le unghie.

L’onicofagia non è considerato un disturbo allarmante, nonostante questo se trascurato potrebbe evolvere in forme più gravi.

 

L’onicofagia grave e gravissima

Quando trascurata o sottovalutata l’onicofagia può portare a spiacevoli conseguenze. In particolare, può provocare:

  • Dolore e sanguinamento dell’unghia e delle cuticole;
  • Infezioni batteriche delle parti che contornano l’unghia;
  • Onicomicosi (infezione dell’unghia da parte di funghi);
  • Deformazioni alle unghie e alle dita (nei casi più gravi);
  • Disturbi allo stomaco
  • Danni ai denti

I denti, soprattutto se il disturbo riguarda bambini o adolescenti, subiscono le conseguenze peggiori. In particolare, l’onicofagia può provocare:

  • Malocclusione delle arcate dentarie;
  • Sviluppo di denti storti;
  • Lesioni gengivali;
  • Infezioni alle gengive;
  • Maggiore predisposizione alle carie;
  • Traumi apicali al nervo, necrosi pulpare (nei casi più gravi).

 

Quali sono i rimedi per l’onicofagia?

Esistono diversi modi per smettere di mangiarsi le unghie. Nei casi più lievi potrebbe essere risolutivo lavorare sugli stati emozionali alla base del disturbo, in altri, quelli più gravi, può invece rendersi necessario fare ricorso a rimedi naturali o farmacologici.

  

Rimedi naturali e metodi per non mangiarsi le unghie

Smettere di mangiare le unghie è possibile: forza di volontà e consigli utili sono i “rimedi più naturali”. Vediamo di seguito quali sono i consigli nonché raccomandazioni per porre fine a questa cattiva abitudine:

1.    Mantenere le unghie corte;

2.    Mantenere le unghie curate, facendo spesso manicure: avere unghie belle e curate può aiutare a trattenersi;

3.    Coprire le unghie con adesivi o indossare guanti: nei casi può gravi, dove l’impulso è irrefrenabile può essere di aiuto coprire l’unghia;

4.    Applicare uno smalto dal sapore amaro: esistono smalti contenenti sostanze da gusto molto amaro che scoraggiano l’individuo a mangiarsi le unghie e allo stesso tempo aiutano a rinforzare l’unghia;

5.    Sostituire il vizio con strumenti antistress: quando sopraggiunge la voglia di mordersi le unghie può essere d’aiuto utilizzare palline morbide antistress o altri strumenti che abbassano la tensione che non hanno conseguenze sulla salute. Questo gesto potrebbe aiutare a tenere le mani occupate evitando così di portarle alla bocca;

6.    Identificare quali sono i fattori scatenanti (es. noia, stress o ansia): Una volta capito cosa provoca la necessità di mordersi le unghie si può comprendere come evitare certe situazioni e sviluppare, eventualmente con un professionista, un piano per risolvere il problema;

7.    Smettere con gradualità: in alcuni casi adottare un approccio graduale può aiutare per rompere l’abitudine. Magari si può partire dall’unghia di un solo dito per poi procedere poco alla volta per obiettivi.

 

Farmaci contro l’onicofagia

Quando le misure più semplici risultano inefficaci si consiglia di parlarne con un medico per analizzare più a fondo il problema. Nei casi più gravi, possono essere prescritti farmaci antidepressivi utilizzati solitamente nella cura di disturbi ossessivo-compulsivi. Si ricorda, che solo il medico può valutare la reale gravità del problema ed eventualmente prescrivere farmaci o consigliare terapie volte alla risoluzione del problema.

 

Come curare l’onicofagia? I consigli del farmacista

Come abbiamo visto, l’onicofagia può essere un disturbo di lieve entità che si risolve spontaneamente ma in altri casi può meritare maggior attenzione, soprattutto quando diventa fonte di disagio psicologico e causa di altre patologie.

Quando il disturbo si presenta soprattutto in situazioni di stress e ansia potrebbe essere d’aiuto l’utilizzo di integratori alimentari in gocce o in compresse a base di sostanze naturali ad azione rilassante come ad esempio prodotti a base di Biancospino, Valeriana, Melissa e Passiflora.

Si ricorda, inoltre, che anche un buon sonno può favorire il benessere psicofisico: in caso di difficoltà a prendere sonno o in caso di sonno interrotto o di scarsa qualità è possibile utilizzare integratori alimentari naturali a base di melatonina.

Inoltre, per cercare di far fronte allo stimolo di mordere le unghie, si consiglia di mantenerle curate: vederle belle e in ordine può disincentivare l’impulso a rovinarle, mordendole. In questo caso è possibile fare ricorso a metodi di ricostruzione dell’unghia e/o utilizzare prodotti specifici per il benessere dell’unghia, come smalti trasparenti in grado di donare compattezza e resistenza alle unghie.

 

FONTI CONSULTATE:

https://www.aad.org/public/everyday-care/nail-care-secrets/basics/stop-biting-nails

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/salute_denti_gengive/2022/02/02/mangiarsi-le-unghie-spegne-sorriso-danni-a-denti-e-gengive_8e247524-242e-43f7-ba32-df2688f3325b.html

Domande frequenti sull'onicofagia

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Come togliere il vizio di mangiarsi le unghie?
Come smettere di mangiarsi le unghie in 21 giorni?