Riabilitazione del Pavimento Pelvico: di cosa si tratta?

4. 4. 2024 · Tempo di lettura: 9 minuti

Il pavimento pelvico è una regione anatomica che sta alla base dell’addome, costituita da muscoli e tessuto connettivo (fasce e legamenti).

Dott.ssa Maria Virginia Carra
Dott.ssa Maria Virginia Carra
Riabilitazione del Pavimento Pelvico: di cosa si tratta?

Le sue funzioni sono molteplici: 

  • Funzione di contenimento urinario e fecale; 
  • Funzione di sostegno e supporto di tutti gli organi all’interno della pelvi femminile o maschile (vescica, uretra, utero, canale vaginale, retto e canale anale); 
  • Funzione sessuale sia femminile che maschile. Nelle donne, i muscoli del pavimento pelvico permettono la penetrazione vaginale mentre nell’uomo sono coinvolti nei meccanismi di erezione e eiaculazione; 
  • Funzione riproduttiva, legata al parto, durante il quale i muscoli di questa regione si contraggono e distendono per permettere l’uscita del bambino.  
  • Funzione biomeccanica: unitamente ad altre strutture come ossa del bacino, muscoli e legamenti, il pavimento pelvico contribuisce a conferire stabilità al corpo, armonia e precisione nei movimenti. 

Un danno al pavimento pelvico o la compromissione della sua integrità, nonché forza ed elasticità possono avere forti ripercussioni sul suo funzionamento dando origine a numerosi sintomi come incontinenza urinaria o fecale, stipsi e dolore durante i rapporti sessuali. 

Le cause delle disfunzioni del pavimento pelvico possono essere legate ad eventi isolati come il parto oppure essere il risultato di modificazioni che avvengono più lentamente come l’invecchiamento, la menopausa o la sindrome del dolore pelvico cronico. 

L’approccio terapeutico per ripristinare la funzionalità del pavimento pelvico è la riabilitazione. Vediamo meglio di cosa si tratta. 

Che cos’è la riabilitazione del Pavimento Pelvico?

La riabilitazione del pavimento pelvico consiste in una serie di tecniche riabilitative mirate al rafforzamento della muscolatura e al ripristino della sua funzionalità

Le principali tecniche riabilitative comprendono: 

  • Esercizio terapeutico (chinesiterapia o esercizio di Kegel), si tratta di una serie di esercizi diretti alla parte muscolare della zona genito-urinaria-anale. Gli esercizi, stabiliti in base al singolo paziente, sono pianificati per ripristinare la funzionalità del pavimento pelvico. 
  • Biofeedback, tecnica di riabilitazione che si esegue con apposita strumentazione e che ha come obiettivo quello di rendere il soggetto consapevole dei suoi muscoli pelvici, in modo che acquisisca il controllo della muscolatura pelvica migliorando la funzionalità intestinale e della vescica. 
  • Stimolazione elettrica funzionale, tecnica che consiste nell’utilizzo di uno stimolo elettrico allo scopo di aumentare la forza e la resistenza muscolare. 
  • Autotrattamento e trattamenti domiciliari, tecniche e strumenti da utilizzare in autonomia a casa. L’obiettivo è quello di aumentare la percezione della zona e favorire il raggiungimento degli obiettivi della terapia.  
  • Trattamento comportamentale che consiste nell’analisi da parte del fisioterapista insieme al paziente delle abitudini scorrette che possono aver influenzato la comparsa dei sintomi. Il fisioterapista consiglia strategie per gestire al meglio alcune disfunzioni (es. incontinenza).  

A cosa serve la riabilitazione del pavimento pelvico 

Alcuni eventi, come interventi chirurgici, gravidanza, parto o semplicemente l’invecchiamento, la predisposizione famigliare o la menopausa possono danneggiare la funzionalità del pavimento pelvico comportando sintomi/disfunzioni che possono compromettere la qualità della vita del soggetto. In questi casi seguire un percorso di riabilitazione può essere estremamente utile. 

Più nello specifico, la riabilitazione del pavimento pelvico può essere fondamentale nel trattamento di: 

  • dolore pelvico cronico 
  • incontinenza urinaria da sforzo, da urgenza o mista 
  • incontinenza fecale 
  • prolasso degli organi pelvici (retto, utero e vescica) 
  • dolore durante i rapporti sessuali 
  • disfunzioni sessuali maschili, come disfunzione erettile e eiaculazione precoce 
  • dolore pelvico e lombare cronico 

La riabilitazione al pavimento pelvico ha come obiettivo la risoluzione di queste disfunzioni attraverso esercizi mirati al recupero di forza, resistenza e tono muscolare. 

Vantaggi e Benefici della riabilitazione del pavimento pelvico

I vantaggi ed i benefici della riabilitazione del pavimento pelvico sono numerosi non solo per le donne ma come vedremo in seguito anche per l’uomo.  

Grazie ad un percorso di riabilitazione è possibile far fronte ad alcuni disturbi dovuti proprio alla perdita di forza e resistenza dei muscoli che costituiscono il pavimento pelvico. Come abbiamo accennato, alcuni tra i più comuni e fastidiosi, sono l’incontinenza o il dolore durante i rapporti sessuali

Oltre a questi benefici, svolgere esercizi per rafforzare la muscolatura dell’area pelvica può essere estremamente vantaggioso se si sta pensando ad una gravidanza, poiché un pavimento pelvico “ben allenato” può facilitare il parto e soprattutto ridurre il rischio di lacerazioni o disturbi post-partum. 

Riabilitazione pavimento pelvico maschile

La riabilitazione del pavimento pelvico è un intervento terapeutico che può essere svolto anche negli uomini e ha come obiettivo quello di riportare alla normale funzionalità la regione anatomica compresa tra pube e coccige.  

In linea generale le tecniche di riabilitazione del pavimento pelvico nell’uomo mirano a: 

  • migliorare il controllo della vescica e dell’intestino; 
  • migliorare i rapporti sessuali; 
  • ridurre i tempi di recupero post interventi chirurgici; 

I soggetti che possono beneficiare di un percorso di riabilitazione del pavimento pelvico sono: 

  • coloro che hanno subito interventi alla prostata in quanto successivamente possono riscontrare problemi di incontinenza. Per questi soggetti la rieducazione del pavimento pelvico consiste nell’allenare la muscolatura a compensare la funzione di sfintere, riducendo così il fenomeno dell’incontinenza. 
  • coloro che soffrono di disfunzione erettile le cui cause non sono di natura vascolare o neuropatica. In questi casi un percorso riabilitativo caratterizzato da esercizi specifici e trattamenti fisioterapici può ripristinare la corretta funzionalità muscolare, risolvendo cosi il problema. 

Inoltre, anche negli uomini, la riabilitazione del pavimento pelvico può migliorare le disfunzioni proctologiche e migliorare/ trattare il dolore pelvico cronico (o prostatite cronica). 

Per chi è consigliata la riabilitazione del pavimento pelvico?

In linea generale, la riabilitazione del pavimento pelvico è consigliata a tutti coloro che presentano sintomi invalidanti che possono compromettere la qualità della vita, come incontinenza urinaria o fecale, dolore cronico, disfunzioni sessuali. La riabilitazione è anche consigliata alle donne in gravidanza o nel post-partum: nel primo caso per il ridurre il rischio di lacerazioni o traumi, nel secondo per recuperare la completa funzionalità muscolare. 

Per iniziare un percorso riabilitativo è possibile rivolgersi ad un medico specialista (ginecologo, urologo, coloproctologo) per una diagnosi adeguata e ad un fisioterapista specializzato nel pavimento pelvico. 

Riabilitazione pavimento pelvico post-partum

Durante il parto naturale, i muscoli pelvici sono messi a dura prova e in alcuni casi possono lacerarsi o strapparsi. Anche l’episiotomia, ovvero il taglio a lato della vagina per favorire l’uscita del feto può causa lesioni alle fibre muscolari. Dopo il parto, i tessuti danneggiati si cicatrizzano grazie ad un processo naturale ma alcune volte può succedere che non vi sia un completo recupero dell’elasticità e funzionalità della muscolatura. La conseguenza è la comparsa di alcuni disturbi come incontinenza da sforzo, dolore durante i rapporti o prolasso degli organi pelvici. La riabilitazione del pavimento pelvico post-partum mira sostanzialmente a riattivare la forza contrattile, favorire il riassorbimento di eventuali edemi e migliorare la circolazione locale. Il risultato finale è la scomparsa dei disturbi ed il completo recupero della funzionalità muscolare. 

Per la neomamma gli esercizi mirano in primo luogo a prendere consapevolezza della muscolatura e di fatto consistono in esercizi di contrazione e rilassamento, biofeedback ed elettrostimolazione. Successivamente possono essere consigliati esercizi volti ad aumentare la forza e la resistenza muscolare.  

Per iniziare un percorso di riabilitazione è importante affidarsi ad un fisioterapista esperto il quale saprà pianificare, dopo un’attenta valutazione funzionale, l’intervento terapeutico riabilitativo. 

Ci sono controindicazioni conosciute dell’attività di riabilitazione del pavimento pelvico?

La riabilitazione del pavimento pelvico è in linea generale un approccio terapeutico sicuro e ben tollerato.  

Tuttavia, prima di iniziare un percorso riabilitativo è fondamentale: 

  • rivolgersi al ginecologo (o altra figura di riferimento es. proctologo, urologo, sessuologo) per la corretta diagnosi; 
  • scegliere un professionista che segua il paziente passo dopo passo nel percorso riabilitativo (fisioterapista specializzato nel pavimento pelvico) 

Inoltre, il trattamento riabilitativo è controindicato

  • nei soggetti portatori di pacemaker (salvo approvazione del cardiologo); 
  • nei soggetti con infezioni attive del tratto urinario, vaginali e anali o con emorroidi in fase acuta. 

Quanto tempo ci vuole per riabilitare il pavimento pelvico in maniera definitiva?

Durante la prima seduta dal fisioterapista viene svolta una valutazione complessiva del paziente: viene valutata la sua storia clinica (patologie, gravidanze ecc.), le abitudini, disturbi ecc. Viene poi condotto un esame del muscolo pelvico per valutare la forza e la resistenza della muscolatura ed eventuali altri test.  

Sulla base di tutte queste informazioni viene proposto al paziente un programma riabilitativo che in base alle caratteristiche individuali e alla gravità delle disfunzioni, può variare nel numero e nella frequenza delle sedute e nel tipo di esercizi proposti.  

In generale la durata complessiva di un percorso riabilitativo può variare da alcune settimana a mesi. Affinché il trattamento risulti il più efficacie possibile è fondamentale la completa collaborazione del paziente, specialmente nel seguire i consigli comportamentali e nello svolgere gli esercizi anche a casa in autonomia. 

FONTI: 
https://www.aogoi.it/media/1583/pp69_75.pdf 
https://www.pelvicfloor.it/link/ 
 

Curiosità sulla riabilitazione del pavimento pelvico

Come si effettua la riabilitazione del pavimento pelvico?
Quanto tempo ci vuole per riabilitare il pavimento pelvico?
Cosa si intende per terapia manuale in riabilitazione pelvica?
Come capire se si ha il pavimento pelvico debole?
Chi riabilita il pavimento pelvico?
Circa l'autore
Dott.ssa Maria Virginia Carra
Dott.ssa Maria Virginia Carra
Mi laureo nel 2010 in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’Università degli Studi di Parma, successivamente continuo i miei studi con un Master alla Business School del Sole24Ore in Management del settore sanità, Pharma e Biomed. Dopo aver lavorato per circa 5 anni nel mondo della comunicazione e PR in ambito scientifico, prima in agenzia poi in azienda, intraprendo un nuovo percorso professionale in farmacia. Da allora, indosso il camice e continuo a coltivare la mia passione per la comunicazione, il mondo dell’healthcare e dell’integrazione alimentare.
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Mi laureo nel 2010 in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’Università degli Studi di Parma, successivamente continuo i miei studi con un Master alla Business School del Sole24Ore in Management del...
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