Emergenza puntura di Medusa: cosa fare?

11. 8. 2023 · Tempo di lettura: 13 minuti

Godersi una bella giornata di mare e sole, rigenerandosi nell’acqua fresca per combattere la calura, è forse uno degli obiettivi più desiderati durante le vacanze estive.

Eppure, qualcosa potrebbe rovinare questo meraviglioso quadro: mai sperimentato un fastidioso pizzicore e poi un bruciore crescente dopo essere usciti dall’acqua?

Se sì, forse hai avuto il piacere di conoscere “a pelle” una medusa: un incontro piuttosto sfortunato, ma esistono svariati rimedi: vediamoli insieme in questo articolo.

Dott. Enrico Magri
Dott. Enrico Magri
Emergenza puntura di Medusa: cosa fare?

Cosa fare subito dopo una puntura di medusa

Anche se sembra scontato, la prima cosa da fare nel caso si sia stati punti da una medusa, è quella di allontanarsi immediatamente dall’acqua. Così facendo si riduce enormemente il rischio di altre punture. Una volta usciti dall’acqua, risciacquare la zona colpita con acqua salata e rimuovere i frammenti dei tentacoli sulla pelle con una pinzetta o una carta rigida, il tutto delicatamente.

Un modo efficace per inattivare le nematocisti è applicare dell’aceto in modo tale da ridurre l'effetto della puntura e donare sollievo. Una volta che è sparito il prima effetto di bruciore e dolore, se è possibile immergere la zona colpita in acqua calda, intorno ai 40°C: questo sollievo termico aiuterà a ridurre il dolore e il gonfiore.

Un errore da non fare è sciacquare la zona interessata con acqua dolce, in quanto questa potrebbe peggiorare la situazione stimolare ulteriormente le nematocisti, ovvero quei piccoli organi urticanti della medusa. Per lo stesso motivo, evitare di strofinare la zona interessata. Non hanno evidenze scientifiche né benefici eventuali lavaggi con ammoniaca o urina.

Le spiagge attrezzate ormai possiedono tutto il necessario per combattere le punture di medusa: basterà rivolgersi al bagnino o al bar del lido per poter avere il necessario e magari anche assistenza. Tuttavia, potrebbe essere una buona idea portare sempre con sé prodotti specifici per prevenire e anche curare eventuali punture come anestetici topici: se il dolore dovesse persistere, si può applicare una crema o un gel anestetico specifico per punture di insetti o meduse in grado di aiutare a lenire l'irritazione.

Consultare un medico qualora la puntura sia particolarmente dolorosa o se si verificano reazioni allergiche.

Trattare una puntura di medusa nei giorni successivi
 

Il trattamento da effettuare i giorni successivi al contatto con una medusa è altrettanto importante per garantire una corretta guarigione. L’ideale:

  • monitorare sempre la zona colpita osservando se ci sono eventuali cambiamenti o segni di infezione a livello cutaneo. Se dovessero formarsi delle vesciche, evitare di romperle e lasciare che si rompano naturalmente
  • applicare specifiche creme idratanti che possano favorire la guarigione e ridurre il rischio di cicatrici
  • cercare di resistere alla tentazione di grattare la zona interessata, poiché questo movimento potrebbe causare irritazione e ritardare la guarigione
  • evitare di esporre la zona colpita al Sole in modo da evitare ulteriori danni alla pelle già sensibilizzata dall’incontro con la medusa. In tal senso sarebbe opportuno indossare un abbigliamento protettivo o che garantisca la copertura della zona colpita per proteggerla dai raggi solari o eventuali irritanti esterni

Se il prurito o eventuali reazioni allergiche, dovessero essere importanti, si possono assumere antistaminici per ridurre il disagio, previa consultazione con il medico.

Si può continuare a fare bagni in mare poiché l’acqua salata potrebbe addirittura alleviare il fastidio.

Se i sintomi dovessero persistere o peggiorare nei giorni successivi, è importante consultare un medico per un'adeguata valutazione e trattamento specifico.

Bisogna essere pazienti, poiché la guarigione da una puntura di medusa potrebbe richiedere del tempo.

 

Rimedi per il dolore da puntura di medusa

Il dolore successivo ad una puntura di medusa è la conseguenza più fastidiosa da dover affrontare: per questo viene sempre raccomandato di mettere in valigia creme o gel anestetici specifici per punture di insetti o meduse che possono fornire un rapido sollievo dal dolore e dal prurito. Esistono numerosi prodotti in commercio in grado di ridurre il rischio di urticazioni derivanti dal contatto con meduse durante la balneazione, creando un vero e proprio effetto filmante in grado di formare barriera a livello cutaneo grazie alla combinazione di determinati attivi che agiscono contro gli agenti urticanti rilascianti dalle meduse.

Spesso sono consigliati gli antistaminici in caso di prurito intenso o reazioni allergiche a seguito della puntura o corticosteroidi, nei casi più gravi e dietro prescrizione medica, utili per ridurre l'infiammazione e gli effetti pruriginosi.

Ricorda che un rimedio naturale può essere Aloe vera: infatti il gel di aloe vera, grazie al suo fitocomplesso, ha proprietà lenitive utile per ridurre il rossore e l'irritazione della pelle puntata

 

Morso di medusa e puntura: che differenza c’è?


La differenza che esiste tra un morso di medusa e una puntura di medusa risiede essenzialmente nella modalità con cui la medusa causa danni alla “povera vittima”.

Quando parliamo di morso di medusa, in realtà, non utilizziamo un termine propriamente scientifico in quanto, come possiamo immaginare le meduse non hanno i denti e quindi non mordono (fortunatamente). Quello che causano dolore, sono infatti i loro tentacoli, dotati di piccoli aghi veleniferi che abbiamo imparato a conoscere sotto il nome di nematocisti. Quando i tentacoli di una medusa entrano in contatto con la pelle umana, le nematocisti vengono rilasciate, causando la puntura e l'iniezione successiva delle tossine.

Quindi quando parliamo di puntura di medusa stiamo utilizzando una giusta terminologia.

 

Le punture di medusa sono velenose?
 

Le punture di medusa possono essere velenose, ma non tutte sono pericolose per gli esseri umani. Diverse specie di meduse hanno tentacoli contenenti nematocisti veleniferi, che rilasciano tossine che causano dolore, bruciore, prurito e gonfiore nella zona colpita.

Per la maggior parte delle persone, le punture di medusa sono fastidiose ma non pericolose e possono essere trattate con le giuste precauzioni e prodotti in grado di donare sollievo

In Italia, ci sono diverse specie di meduse, ma le più comuni appartengono al genere Pelagia e Aurelia che possono provocare, in quasi tutti i casi, una semplice irritazione cutanea e bruciore dopo la puntura, causando solo fastidio temporaneo.

Ricorda però che in senso generale, quando ci si trova in presenza di meduse lungo le coste italiane o all’estero, è sempre meglio evitare il contatto con esse e seguire le indicazioni delle autorità locali riguardo alla presenza di meduse nelle aree balneari.

Soggetti allergici e punture di medusa
 

Nonostante la maggiorparte delle punture di medusa non causi gravi conseguenze, almeno in Italia, bisogna sempre prestare maggiore attenzione nelle persone che possono essere allergiche alle tossine delle meduse. Infatti, nei soggetti allergici, le punture di questo animale possono scatenare reazioni più gravi rispetto a semplici dolori e gonfiori, arrivando a dei sintomi che possono sfociare nelle difficoltà respiratorie, eruzioni cutanee, gonfiore generalizzato o addirittura uno shock anafilattico. È importante prendere le giuste precauzioni e portare sé l’essenziale per evitare che una banale puntura di medusa possa diventare qualcosa di molto peggio.

Domande e curiosità sulle punture delle meduse

Cosa fare dopo la puntura di una medusa?
Quanto dura l'effetto della puntura di medusa?
Cosa succede se si viene punti da una medusa?
Come capire se si è allergici alle meduse?
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Circa l'autore
Dott. Enrico Magri
Dott. Enrico Magri
Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Farmacia nel 2017 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, ho intrapreso nuovamente un percorso universitario, questa volta specialistico, in Scienze della Nutrizione Umana, laureandomi presso la medesima facoltà nel 2020. Dopo aver praticato diverse esperienze lavorative come farmacista, ho acquisito abilità nella dispensazione e conoscenza accurata di farmaci ed integratori. Sono entrato nel mondo della sperimentazione clinica come study coordinator impiegato nella breast unit, che si occupa appunto della ricerca sul tumore alla mammella. Tutte le esperienze pregresse ed attuali mi hanno facilitato molto anche nel mio successivo lavoro, come Web Content Editor dove ho potuto ampliare e consolidare le mie conoscenze nel settore farmaceutico. Da qui il mio lavoro per la piattaforma e-commerce di Dr. Max, dove scrivo sia le schede prodotto che gli articoli del blog.
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