Che cos’è la misurazione della glicemia?

28. 9. 2023 · Tempo di lettura: 10 minuti

La glicemia è la concentrazione di glucosio nel sangue. Livelli troppo alti (iperglicemia) o troppo bassi (ipoglicemia) possono determinare gravi complicanze. Per tale ragione, soprattutto per soggetti con elevato rischio di sviluppare malattie metaboliche o per chi è affetto da diabete, il monitoraggio della glicemia rappresenta uno strumento fondamentale di prevenzione e controllo della malattia. 

Dott.ssa Maria Virginia Carra
Dott.ssa Maria Virginia Carra
Che cos’è la misurazione della glicemia?

Metodi per il controllo glicemico

Il glucosio è uno zucchero che rappresenta, per il nostro organismo, la principale fonte di energia e la glicemia è il valore che ci indica il suo livello nel sangue. La regolazione dei livelli ematici di glucosio è determinata dall’azione di due ormoni: insulina e glucagone. Il primo, si occupa di aumentarne l’assorbimento da parte delle cellule quando rileva un suo aumento nel sangue, mentre il secondo ne aumenta il livello quando scende sotto certi valori. Stati di iperglicemia possono essere la conseguenza di una scarsa produzione di insulina da parte del nostro organismo (diabete di tipo 1) o dell’incapacità da parte dell’organismo stesso di “utilizzare” questo ormone (diabete di tipo 2). Condizioni di ipoglicemia invece, si verificano nella maggior parte dei casi, in seguito ad una scorretta somministrazione dei farmaci per il diabete oppure a causa di altre patologie quali ad esempio malattie endocrine, epatiche o tumori al pancreas.

I valori di glicemia da considerarsi normali, sono:

  • Compresi tra 70 e 99 mg/dl, quando misurata a digiuno;
  • Inferiori a 140 mg/dl due ore dopo aver mangiato.

In caso di:

  • Valori compresi tra 100 e 125 mg/dl a digiuno si parla di iperglicemia a digiuno;
  • Volori compresi tra 140 e 199 mg/dl due ore dopo i pasti, si parla di alterata tolleranza al glucosio;
  • Valori superiori o uguali a 126 mg/dl a digiuno (rilevati in due diverse occasioni), o maggiori o uguali a 200 mg/dl rilevati in qualsiasi momento della giornata, sono indicatori di diabete mellito;
  • Valori inferiori ai 70 mg/dl sono da considerarsi indicativi di ipoglicemia nel caso di pazienti diabetici.

Tabella dei valori di glicemia

 

Superiore o uguale a 200 mg/dlDIABETE
Superiore o uguale a 126 mg/dlDIABETE (rilevati in due diverse occasioni)
100 – 125 mg/dlAlterata glicemia a digiuno (pre-diabete)
70-100 mg/dlVALORI NORMALI
Inferiore a mg/dlIPOGLICEMIA



La misurazione della glicemia può essere eseguita mediante:

  • Prelievo di sangue venoso dal braccio, da effettuarsi presso un laboratorio di analisi. È un metodo molto affidabile e sicuro e ad oggi è l’unico modo per diagnosticare il diabete;
  • Analisi del sangue capillare, mediante l’utilizzo del glucometro, apparecchio che permette di misurare la glicemia su una goccia di sangue prelevata dal polpastrello (digitopuntura). È un metodo rapido e adatto anche all’automonitoraggio in soggetti diabetici;
  • Analisi del liquido interstiziale mediante sensori, applicabili nella parte posteriore del braccio, in grado di rilevare la glicemia in ogni momento della giornata senza la necessità di effettuare punture. Molto utili per pazienti diabetici sottoposti a terapia insulinica.

Inoltre, a completamento di questi strumenti, sono disponibili delle App per smartphone molto utili nella gestione del diabete. Grazie a queste app, connesse ai glucometri o ai sensori, è possibile tenere traccia delle variazioni di glucosio durante la giornata in modo da gestire al meglio la malattia.

A cosa serve la misurazione della glicemia?

La misurazione della glicemia è utile:

  • nell’ambito degli esami di routine per verificare eventuali alterazioni dei valori;
  • per diagnosticare sindrome metabolica o altre patologie come il diabete;
  • per il controllo e la gestione del diabete;

In particolare, nel caso di pazienti affetti da diabete, l’automonitoraggio della glicemia è fondamentale e irrinunciabile in quanto permette:

  • di fornire al medico e al paziente informazioni aggiornate sui valori glicemici in modo da perfezionare la cura e calibrare la terapia;
  • favorire l’aderenza alle cure;
  • stabilire se la terapia è efficace;
  • identificare iperglicemie o ipoglicemia, consentendo al paziente di intervenire.

L’autocontrollo della glicemia è fondamentale anche per i pazienti con diabete di tipo 2 trattati con farmaci o con la sola dieta. In questo caso, il paziente che esegue correttamente il controllo della glicemia può, sulla base dei risultati, modificare la dieta e/o lo stile di vita.

 

Misurazione della glicemia con o senza puntura, quali sono le differenze?

Vediamo meglio le caratteristiche dei principali strumenti per la misurazione della glicemia.

  • Misurazione con Glucometro (glicemia capillare): questo test può essere effettuato in farmacia o in autonomia da casa attraverso l’utilizzo del glucometro. Il prelievo del sangue capillare viene effettuato attraverso una piccola puntura a livello del polpastrello. Sulla goccia di sangue fuoriuscita si misura la glicemia in quel preciso momento. L’esame è rapido e praticamente indolore per il paziente. Molto adatto per soggetti con diabete di tipo 2 e per chiunque voglia tener controllata la glicemia e in generale la propria salute metabolica;
  • Misurazione con utilizzo di sensori (glicemia interstiziale): questi sensori, applicabili a livello del braccio, non misurano il livello di glucosio nel sangue bensì nel fluido interstiziale ovvero il liquido presente tra una cellula e l’altra. Il sensore converte i valori di glucosio in un segnale elettrico e permette un monitoraggio continuo, inviando anche allarmi sonori o visivi sulla app di chi lo indossa, consentendo cosi di regolare le oscillazioni glicemiche.

In generale, l’automonitoraggio della glicemia è uno strumento estremamente utile per il controllo glicemico. In particolare l’utilizzo di sensori che non necessitano di puntura è molto apprezzato dai giovani con diabete di tipo 1, o persone in attività lavorativa o anziani i cui care-giver possono così controllare l’andamento glicemico a distanza e in qualunque momento della giornata tramite le app. Tuttavia, l’utilizzo dei sensori prevede di educare correttamente i pazienti all’utilizzo e alla corretta interpretazione dei dati.

 

Chi deve effettuare l’autocontrollo glicemico spesso?

L’autocontrollo della glicemia è indispensabile per i diabetici ed in particolare è fondamentale per:

  • monitorare quotidianamente l’andamento della glicemia
  • avere dati precisi da fornire al medico
  • verificare l’efficacia della terapia
  • gestire al meglio il dosaggio dell’insulina
  • prevenire ipoglicemie
  • adeguare alimentazione ed esercizio fisico.

Consigli per tenere sotto controllo la glicemia

Il livello di glucosio nel sangue non è sempre constante ma varia nell’arco della giornata sotto l’effetto di alimentazione e attività fisica. Le fluttuazioni sono fisiologiche infatti dopo ore di digiuno o attività fisica intensa la glicemia sarà più bassa, mentre dopo un pasto tenderà a salire. In ogni caso, alcuni semplici consigli possono essere d’aiuto per mantenere i livelli di glicemia entro valori normali:

  • Seguire una dieta varia ed equilibrata limitando gli alimenti con elevato indice glicemico (focacce, biscotti, brioches, merendine ecc.) aumentando invece il consumo di legumi, frutta e verdura;
  • limitare consumo di alcol e/o bevande zuccherate
  • Bere almeno 2 litri di acqua al giorno
  • Non saltare i pasti
  • Evitare cibi confezionati
  • Praticare regolarmente attività fisica
  • In caso di diabete, assumere in modo puntuale e corretto i farmaci prescritti dal medico

In caso di diabete, effettuare l’automonitoraggio della glicemia e compilare un diario glicemico da presentare al medico diabetologo al momento della visita

Domande e curiosità sul controllo della glicemia

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Circa l'autore
Dott.ssa Maria Virginia Carra
Dott.ssa Maria Virginia Carra
Mi laureo nel 2010 in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’Università degli Studi di Parma, successivamente continuo i miei studi con un Master alla Business School del Sole24Ore in Management del settore sanità, Pharma e Biomed. Dopo aver lavorato per circa 5 anni nel mondo della comunicazione e PR in ambito scientifico, prima in agenzia poi in azienda, intraprendo un nuovo percorso professionale in farmacia. Da allora, indosso il camice e continuo a coltivare la mia passione per la comunicazione, il mondo dell’healthcare e dell’integrazione alimentare.
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Mi laureo nel 2010 in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’Università degli Studi di Parma, successivamente continuo i miei studi con un Master alla Business School del Sole24Ore in Management del...
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