Pressione arteriosa: quando e come misurarla, Valori e pressione bassa d'estate

4. 7. 2022 · Tempo di lettura: 10 minuti

Capiamo insieme come e quando misurare la pressione e quali strategie seguire per affrontare al meglio l’estate.

Dott. Biagio Flavietti
Dott. Biagio Flavietti
Pressione arteriosa: quando e come misurarla, Valori e pressione bassa d'estate

La stagione estiva porta con sé caldo e umidità, che possono incidere negativamente sui valori della pressione sanguigna. La calura provoca sudorazione intense e conseguente perdita di liquidi e sali minerali, che vanno a generare stati di pressione bassa, con sintomi alquanto sgradevoli.  In questo articolo, capiremo insieme come e quando misurare la pressione e quali strategie seguire per affrontare al meglio l'estate.

Cos'è la pressione sanguigna?

La pressione arteriosa è la forza che spinge il sangue attraverso i vasi sanguigni e permette il trasporto di ossigeno e nutrienti a tutti i tessuti e a tutte le cellule del corpo umano. Questa pressione è anche necessaria per permettere al sangue di ritornare dalla periferia con tutti i metaboliti di scarto delle cellule. La pressione dipende dalla quantità di sangue che il cuore spinge quando pompa e dalle resistenze offerte dai vasi periferici che si oppongono al suo libero scorrere. La pressione possiamo dire che è direttamente correlata alla volemia (volume di sangue) e quindi in caso di sudorazione eccessiva, la perdita di liquidi farà ridurre il volume ematico e si andrà in contro a uno stato di ipovolemia che a sua volta provoca una diminuzione della pressione. Labbassamento della pressione si manifesta con debolezza, giramenti di testa e anche svenimenti.

Quali sono i valori fisiologici della pressione sanguigna?

I valori della pressione andrebbero valutati in modo periodico con laiuto del medico di base, tenendo in considerazione le caratteristiche specifiche di ogni individuo. Ci possono essere soggetti che hanno valori basali più alti o più bassi di pressione. Per mantenere una buona salute, tuttavia, sono generalmente ritenuti ottimali parametri di 115-130 mmHg per la massima (pressione sistolica) e i 75-85 per la minima (pressione diastolica). Nelle persone anziane che hanno superato i 65 anni detà, i valori medi della pressione arteriosa, per essere considerati accettabili, dovrebbero rientrare fra un minimo di 121 e un massimo di 147 per la massima, e da 83 fino a 91 per la minima.

Come misurare la pressione? 

Lo strumento d'elezione per misurare la pressione arteriosa è lo sfigmomanometro, l'apparecchio che però è in grado di essere usato e letto al meglio solo da un professionista. 

Attualmente sono disponibili svariati strumenti digitali per misurare la pressione a casa: è possibile quindi automisurare i propri livelli pressori con una rilevazione automatica o semiautomatica stando comodamente seduti nel proprio salotto.

Solitamente i modelli in commercio sono provvisti di un manicotto in tessuto e gomma (come il tradizionale sfigmomanometro) in cui va inserito il braccio: questo deve essere posizionato tra l'ascella e la piega del gomito. Una volta inserito (ci sono le istruzioni in ogni apparecchio su come inserirlo nel modo corretto), occorre stare in una posizione comoda e rilssata, con il braccio appoggiato a una superificie. 

A questo punto, basta azionare l'apparecchio dal display: il manicotto si gonfierà e stringerà il braccio per pochi secondi per rilevare la pressione. Completata la rilevazione, si sgonfierà e sul display sarà possibile vedere i livelli della propria pressione sanguigna: la cosiddetta minima (pressione diastolica) e la massima (pressione sistolica) e i battiti cardiaci. 

Molti dispositivi consentono di memorizzare le varie rilevazioni, in modo da apprezzare cambiamenti ed eventualmente eseguire una medie delle rilevazioni nel corso della giornata, 

Esistono anche dispositivi che effettuano la rilevazione della pressione al polso o al dito della mano: essi sono in linea di massima poco attendibili, salvo rare eccezioni, e non sono attualmente consigliati dalle più recenti linee guida internazionali sull’ipertensione arteriosa.

Quando misurare la pressione?

Secondo le linee guida su come misurare la pressione, questa va monitorata quando si è in uno stato di tranquillità, a riposo da almeno 5 minuti, a mezzora dall'ultimo pasto abbondante, caffè, sigaretta o sforzi. Bisogna stare seduti comodi, con la schiena su uno schienale e il braccio appoggiato su un piano allaltezza del cuore. Durante la rilevazione bisogna stare immobili e in silenzio e soprattutto bisogna evitare di emozionarsi o alterarsi.

L'ideale è misurarla la mattina, prima della colazione e di eventuali medicine e poi la sera prima di andare a letto. 

Si consiglia, quindi, di misurare la pressione a casa, periodicamente e annotarne i valori su un libricino. I valori poi andranno confrontati con la misurazione eseguita dal medico di base e analizzati per decretare una stima media pressoria. Se si vogliono osservare i valori pressori nel tempo è importante misurare la pressione sempre allo stesso orario ogni giorno.

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Quali sono gli apparecchi per misurare la pressione?

Gli strumenti disponibili per misurare la pressione sono molteplici e si differenziano sia per la praticità di utilizzo da parte dell'operatore, sia per la zona del braccio sul quale vanno posizionati. Pensiamo al classico strumento che utilizzano i medici, lo sfigmomanometro, da avvolgere intorno al braccio e poi gonfiare con l'apposita pompetta. Questo è uno strumento preciso ma che richiede sicuramente la capacità di auscultazione dell'arteria brachiale mediante lo stetoscopio. Quindi si rivela un prodotto adatto a professionisti del settore o persone con una certa dimestichezza. Se vogliamo effettuare una rilevazione periodica ma anche più semplice a casa, possiamo avvalerci di strumenti automatici per misurare la pressione con display digitali che evidenziano in modo chiaro i valori pressori del corpo.

Stiamo parlando di apparecchi per misurare la pressione che vengono stretti intorno al polso o intorno al braccio e attivati mediante un comodo tasto. Il bracciale si gonfierà finché non riuscirà a rilevare i valori pressori presenti in quel determinato istante e li riporterà automaticamente sul display digitale. Molti di questi strumenti di misurazione della pressione sono dotati anche di registro di memoria che tiene conto delle ultime misurazioni effettuate. 

 

Pressione bassa d'estate: cosa fare? 

La pressione bassa, o ipotensione, nella stagione estiva è piuttosto comune: le alte temperature e l'esposizone prolungata al caldo e al sole portano i vasi sanguigni a dilatarsi (vasodilatazione), con una redistribuzione del flusso di sangue verso la superficie della pelle, per disperdere calore. Questo meccanismo ha come effetto proprio una diminuzione della pressione sanguigna. 

La sudorazione, altro meccanismo messo in atto dal nostro corpo per mantenere costante la temperatura corporea, porta a perdere acqua e sali minerali: quando questa si manifesta in modo importante e copioso, si può andare incontro a una diminuzione della pressione. 

I sintomi più comuni associati alla pressione bassa d'estate (e non solo) comprendono:

  • Stanchezza, debolezza e generale senso di affaticamento
  • Vertigini e sensazione di "testa leggera" 
  • Visione offuscata soprattutto in presenza di sforzi particolari (sollevamenti, attività fisica ecc)
  • Nausea e inappatenza con sensazione di malessere generale 
  • Respiro corto, battito accelerato, palpitazioni
  • Sensazione di freddo con pelle d'oca e/o sudorazione abbondante
  • Senso di svenimento 

Si tratta di sintomi che variano da persona a persona in base alle proprie condizioni cliniche e in base alla "gravità" della pressione bassa. Se i sintomi persistono per molte ore o giorni è consigliabile consultare subito il proprio medico curante.

Altre cause della pressione bassa 

A parte il caldo, altre cause della pressione bassa possono essere cambiamenti repentini di posizione e postura: a seguito di questi infatti si sperimento quella classica sensazione di "vuoto" e offuscamento della vista che solitamente scompare nel giro di pochi secondi.

La pressione bassa può anche essere causata da infezioni, emorragie improvvise e scompensi cardiaci. Per questo motivi, se i sintomi legati alla pressione bassa persistono è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico di fiducia.

Rischi della pressione bassa

La pressione bassa di per sé non è una problematica che causa complicanze, ma va da sé che varia da persona a persona e varia in base a quanto spesso il fenomeno si presenta e se si presenta in concomitanza con altri sintomi.

Chi contra spesso pressione bassa, può essere più soggetto a cadute accidentali di varia entità a causa degli svenimenti. Altri rischi dell'ipotensione:

  • problemi cardiaci: il flusso sanguigno non adeguatamente pompatoa al cuore può essere alla base di aritmie o di angina pectoris
  • mancanza di lucidità e concentrazione per un inadeguato flusso di sangue al cercello
  • insufficienza renale: il sangue non sufficientemente filtrato dai reni a causa della pressione bassa, può significare un aumentato rischio di danni a carico dei reni
  • in gravidanza è necessario prestare attenzione per fare in modo che la pressione bassa - se presente in modo significativo - non incida sulla circolazione sanguigna uterina. In casi come questi, consultare sempre il proprio ginecologo di riferimento per ricevere indicazioni tarate sul proprio stato di salute.

Consultare un medico nel caso in cui si riscontrino sintomi associati all'ipotensione, sopratutto nei casi in cui vi siano patologie pregresse e quando l'ipotensione si riscontra in anziani, bambini e donne in gravidanza. 

 

Rimedi per la pressione bassa d'estate (e non)

  • Bisogna per prima cosa rinfrescare spesso alcuni punti strategici del corpo (mani e polsi, caviglie e piedi, viso, tempie e collo);
  • Evitare l'esposizione diretta e prolungata al sole, specialmente nelle ore più calde della giornata;
  • Bere spesso e idratarsi, idealmente 2 litri di acqua al giorno, per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione.
  • Cercare, quanto più possibile, di evitare repentini sbalzi di temperatura o 
  • Consumare alimenti vegetali ricchi in acqua e potassio, per esempio albicocche, anguria, melone, pomodori e patate;
  • Evitare l'assunzione di alcolici;
  • Evitare attività e sforzi intensi 
  • Mangiare poco e di frequente per non mantenere più stabili i livelli di zucchero nel sangue ed evitare i cali glicemici e di pressione
  • Posizionarsi con le gambe sollevate per riequilibrare la pressione, magari utilizzando un cuscino, per diminuire il ristagno di liquidi negli arti inferiori.
  • Utilizzare integratori salini a base di magnesio e potassio, che servono a reintegrare i minerali persi, indispensabili per il corretto funzionamento dell'organismo.

Domande e curiosità sulla pressione arteriosa

Quanto deve essere la minima e la massima della pressione?
Perché la pressione va misurata tre volte?
Quali sono gli orari per misurare la pressione?

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Circa l'autore
Dott. Biagio Flavietti
Dott. Biagio Flavietti
Dopo aver conseguito una laurea in Farmacia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e successivamente una seconda laurea specialistica in Scienze della Nutrizione Umana, presso la medesima facoltà, ho lavorato in diverse farmacie del territorio. Qui ho avuto modo di ampliare la mia conoscenza sull’utilizzo e la vendita di farmaci e integratori e ho toccato con mano le esigenze delle persone. A partire dal 2017 ho fondato una pagina di divulgazione scientifica (Farmabook) che mi ha permesso di inserirmi nel mondo della comunicazione Healthcare. Ho ottenuto diversi brevetti come Social Media Manager e conseguito un Master in Sostenibilità ambientale e prodotti biologici. A partire dal 2020 lavoro in Dr. Max, come Web Content Editor. In questo modo ho fatto convergere la mia passione per la divulgazione con una professione che ad oggi risulta importantissima per aziende farmaceutiche e siti di e-commerce.
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Dott. Biagio Flavietti
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Dopo aver conseguito una laurea in Farmacia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e successivamente una seconda laurea specialistica in Scienze della Nutrizione Umana, presso la medesima facoltà,...
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