Febbre e influenza: i rimedi della nonna funzionano davvero?

Spoiler… no! Ma i motivi per cui continuano ad essere tra i consigli più diffusi sono davvero tanti. Primo tra tutti: siamo tutti affezionati ai rimedi della nonna, già solo per il carico emotivo che questa denominazione porta con sé. La nonna ha sempre avuto ragione, no? E soprattutto, chi ha il coraggio di contraddire la nonna? 
Un altro motivo è che, in altri tempi (per fortuna), questi rimedi erano consigliati dai medici stessi, avvalorando la tesi che fossero utili davvero.  
Ancora… sono “naturali” e non prevedono quasi mai l’uso di farmaci o altre sostanze e appaiono quindi più puri soprattutto per i genitori alle prime armi. Anche in questo caso, bisogna fare attenzione: possono essere naturali ma non sono “neutri” e vedremo perché.  In questo articolo tratteremo i rimedi della nonna per febbre e influenza: scopriamo insieme quali sono i più comuni e perchè sarebbe meglio evitarli.

• Bagni con acqua tiepida
• Alcol e aceto,invece?
• Una bella spugna fredda e tutto passa...
• E la borsa del ghiaccio in testa?
• Quali consigli della nonna sono davvero efficaci?

Bagni con acqua tiepida 

Tra i primi e tra i più utilizzati sicuramente il consiglio di immergere il bambino in un’acqua la cui temperatura è più fresca rispetto a quella corporea, così da portare la temperatura a valori più bassi quindi normali. Siamo di fronte a una di quelle pratiche che sicuramente non è definibile con effetti “neutri”: è una pratica fortemente stressante per il bambino e la possibilità di perdere calore in modo improvviso a causa di una “spinta esterna” a farlo potrebbe far innescare da parte dell’organismo una reazione che porta ad un maggiore rialzo termico.  
Il nostro corpo usa la febbre per difendersi e contrastare lo sviluppo di virus e batteri, pertanto abbassare la temperatura in questo caso ci farebbe ottenere l’effetto opposto.  

Alcol e aceto, invece? 

Ancora una volta nel campo delle illusioni… la percezione di freschezza ci fa pensare che stiamo abbassando la temperatura ma non è così.  
Quando strofiniamo alcol sulla cute abbiamo la sensazione di freschezza che però è data dal fatto che l’alcol è una sostanza volatile che quindi evapora velocemente all’aria, dandoci appunto la sensazione di freschezza. Anche questa è una sensazione illusoria.  
Inoltre, strofinare alcol sulla cute è sconsigliato a causa dei suoi effetti sulla pelle stessa: rimuove il film idrolipidico seccando eccessivamente la pelle e in secondo luogo (ma non meno importante) non va dimenticata la possibilità che l’alcol venga assorbito dalla cute, sebbene in piccole quantità.  
L’alcol potrebbe inoltre disturbare il bambino a causa del forte odore e risultare irritante per le vie respiratorie, che in una situazione di sindrome influenzale sono già sensibili.  
Per l’aceto bisognerà avere la stessa attenzione: a differenza dell’alcol è meno alcolico e meno tossico per via cutanea, ma i suoi odori possono risultare ancor più disturbanti dell’alcol (basti pensare che un fazzoletto imbevuto di alcol viene usato da far odorare per cercare di far rinvenire una persona svenuta!) 

Una bella spugna fredda e tutto passa… 

Anche in questo caso inefficace ma soprattutto con conseguenze negative. La pratica di usare una spugna fredda sulla cute innanzitutto non risolve il problema: infatti, sebbene un panno fresco sulla fronte possa essere piacevole soprattutto quando “scottiamo” per la febbre, ci fa solo illudere che sia un rimedio dato che agisce sulla superficie della cute e non al cuore del problema (ovvero a livello centrale, dove la febbre ha origine).  
Inoltre, potrebbe provocare vasocostrizione, quindi il corpo diminuisce la sua capacità di disperdere calore, e brividi (che sono uno dei nostri meccanismi primari per riscaldarci!).  

E la borsa del ghiaccio in testa? 

Ennesima sconfitta per i rimedi della nonna: gli studi scientifici affermano con forza che nessuna applicazione di ghiaccio o impatti freddi potrà far ottenere un significativo effetto antifebbrile. Certo, se abbinati a farmaci antipiretici qualcosa succederà… ma non sarà certo merito della borsa di ghiaccio! 
Restituiamo quindi alla nonna quello che solo lei sa fare: farci sentire sempre accolti, da baci rumorosi e amore incondizionato. Ma i rimedi che le sono stati affibbiati possono ormai trovare rifugio in vecchi bloc notes sbiaditi che non servono più. Attenzione non solo alla loro inefficacia, ma soprattutto alla loro possibilità di diventare dannosi.

Quali consigli della nonna sono davvero efficaci? 

Sicuramente per il nostro sistema immunitario questi rimedi della nonna sono un toccasana: andare a letto presto, per ricaricare le energie che la sindrome influenzale tende a rubarci. E poi non smettere di giocare all’aria aperta, specialmente nelle giornate di sole che possono regalarci Vitamina D, indispensabile per le nostre difese immunitarie. Sicuramente una educazione alimentare che permetta ai bambini di apprezzare anche i cibi come cereali, legumi, verdure e frutta… insieme ad un bel dolce pieno di cioccolata! 

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