Betadine 10% Iodopovidone Soluzione Vaginale 125 ml Disinfettante

Betadine Soluzione Vaginale è un disinfettante della mucosa vaginale a base di Iodopovidone.

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Informazioni sul prodotto: Betadine 10% Iodopovidone Soluzione Vaginale 125 ml Disinfettante

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Che cos'è

BETADINE 10% SOLUZIONE VAGINALE

Principi attivi

100 ml contengono: Iodopovidone (al 10% di iodio) 10 g.


Modalità d'uso

Irrigazioni: 2 cucchiai in 1/2 l di acqua tiepida, 1 o 2 volte al giorno.
Non superare le dosi consigliate. Pennellature su cervice e vagina: utilizzare il prodotto puro. Dopo un congruo periodo di tempo senza risultati apprezzabili, consultare il medico.


Descrizione: Indicazioni terapeutiche

Disinfettante della mucosa vaginale.

Eccipienti

Dodecilglucoside, macrogol lauriletere, profumo per igiene intima, acqua depurata.

Effetti collaterali

Gli effetti indesiderati sono classificati in base alla loro frequenza: Molto comune (≥ 1/10) Comune (> 1/100 a < 1/10) Non comune (≥ 1/1.000 a < 1/100) Raro (≥ 1/10.000 a < 1/1.000) Molto raro (< 1/10.000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

  • Disturbi del Sistema immunitario
    • Raro Ipersensibilità
    • Molto raro Reazione anafilattica
  • Patologie endocrine
    • Molto raro Ipertiroidismo* (talvolta con sintomi come tachicardia o agitazione)
    • Non nota Ipotiroidismo ***
  • Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    • Non nota Squilibrio elettrolitico ** Acidosi metabolica **
  • Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    • Raro Dermatite da contatto (con sintomi come eritema, microvescicole e prurito)
    • Molto raro Angioedema
  • Patologie renali e urinarie
    • Non nota Insufficienza renale acuta ** Osmolarità del sangue anormale **

*In pazienti con storia di patologie della tiroide a seguito di elevata captazione di iodio, ad esempio dopo utilizzo alungo termine di soluzione di iodopovidone per il trattamento di ferite e ustioni su aree cutanee estese.
**Può verificarsi a seguito della captazione di elevate quantità di iodopovidone (ad esempio nel trattamento di ustioni)
***Ipotiroidismo a seguito di uso prolungato o esteso di iodopovidone.


Interazioni

Evitare l’uso contemporaneo di altri antisettici e detergenti. Il complesso polivinilpirrolidone-iodio è efficace a valori di pH compresi tra 2.0 e 7.0. È possibile che il complesso reagisca con le proteine o altri composti organici insaturi, e che questo determini una riduzione della sua efficacia. L’uso concomitante di preparati con componenti enzimatiche per il trattamento di ferite determina un indebolimento degli effetti di entrambe le sostanze. Lo iodopovidone non deve essere usato contemporaneamente a prodotti contenti sali di mercurio o composti del benzoino, carbonati, acido tannico, alcali, perossido d’idrogeno, taurolidina e argento. L’uso di prodotti contenenti iodopovidone in concomitanza con altri antisettici contenenti octedina nelle stesse sedi o in sedi adiacenti può provocare una momentanea colorazione scura delle aree interessate. L’effetto ossidativo delle preparazioni a base di iodopovidone può causare risultati falsi positivi di alcuni esami diagnostici di laboratorio (ad esempio test con toluidina o gomma di guaiaco per la determinazione dell’emoglobina o del glucosio nelle feci o nelle urine). Evitare l’uso abituale in pazienti in trattamento contemporaneo con litio. L’assorbimento dello iodio dalla soluzione di iodopovidone può ridurre la captazione tiroidea dello iodio. Ciò può interferire con diversi esami (scintigrafia della tiroide, determinazione delle proteine leganti lo iodio, diagnostica con iodio radioattivo) e può rendere impossibile un trattamento pianificato della tiroide con iodio (terapia con iodio radioattivo). Dopo la fine del trattamento, prima di eseguire una nuova scintigrafia è necessario che trascorra un adeguato periodo di tempo.

Descrizione: Controindicazioni/Effetti indesiderati

  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Ipertiroidismo

Sovradosaggio

In caso di sovradosaggio, intenzionale o accidentale si può manifestare ipotiroidismo o ipertiroidismo. L’assorbimento sistemico di iodio dopo applicazioni ripetute del prodotto su ferite estese o gravi ustioni può produrre una serie di sintomi quali:sapore metallico, salivazione aumentata, bruciore o dolore pungente alla bocca e alla gola, irritazione o gonfiore agli occhi, febbre, rash cutaneo, diarrea e disturbi gastrointestinali, ipotensione, tachicardia, acidosi metabolica, ipernatriemia, insufficienza della funzione renale, edema polmonare e shock. In caso di ingestione accidentale di elevate quantità di prodotto istituire un trattamento sintomatico e di supporto con particolare attenzione al bilancio elettrolitico ed alla funzione renale e tiroidea.

Descrizione: Uso in gravidanza e allattamento

Durante la gravidanza e l’allattamento, la soluzione di iodopovidone deve essere utilizzata solo se strettamente necessaria e alla minima dose possibile, a causa della capacità dello iodio di attraversare la placenta e di essere secreto nel latte materno e per l’ elevata sensibilità del feto e del neonato allo iodio. Lo iodio, inoltre, si concentra maggiormente nel latte materno rispetto al siero, pertanto può causare ipotiroidismo transitorio con aumento del TSH (ormone stimolante la tiroide) nel feto o nel neonato.

Conservazione

Conservare al riparo dal calore.

Effetti su guida e uso macchinari

Betadine non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Forma farmaceutica

10% SOLUZIONE VAGINALE FLACONE 125 ML


Attenzione: le immagini hanno puro scopo illustrativo.

Data ultima modifica: 28.03.2024