NeoBorocillina Influenza e Raffreddore Limone Miele 10 Bustine

NeoBorocillina Influenza e Raffreddore Povere Per Soluzione Orale si utilizza nel trattamento di malattie da raffreddamento e dei sintomi influenzali.

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Informazioni sul prodotto: NeoBorocillina Influenza e Raffreddore Limone Miele 10 Bustine

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Che cos'è

NEO BOROCILLINA INFLUENZA E RAFFREDDORE POLVERE PER SOLUZIONE ORALE

Principi attivi

Ogni bustina contiene: paracetamolo 600 mg, acido ascorbico 40 mg e fenilefrina cloridrato 10 mg.

Posologia/Come usare

Adulti e bambini al di sopra dei 12 anni: 1 bustina ogni 4–6 ore e fino ad un massimo di 3 bustine nelle 24 ore. Sciogliere 1 bustina in mezzo bicchiere di acqua molto calda e, a piacere, diluire con acqua fredda per raffreddare e dolcificare come si desidera.

Descrizione: Indicazioni terapeutiche

Trattamento sintomatico dell’influenza, del raffreddore e degli stati febbrili e dolorosi ad essi correlati, con azione decongestionante sulle prime vie aeree superiori.

Eccipienti

Saccarosio, acido citrico anidro, sodio citrato, amido di mais, silice colloidale anidra, sodio ciclamato, saccarina sodica, aroma limone, aroma miele, aroma caramello.

Effetti collaterali

Con l’uso del paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità: in casi molto rari sono state segnalate reazioni cutanee gravi, inclusi casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica.
Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e vertigini. Con i simpaticomimetici (fenilefrina) possono manifestarsi occasionalmente stati di irritazione cutanea, tachicardia, ipertensione e molto più raramente nausea, vomito o anoressia.

Interazioni

L’effetto epatotossico del paracetamolo può essere potenziato dall’assunzione di altri farmaci attivi sul fegato. Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). Il paracetamolo aumenta l’emivita del cloramfenicolo. Il prodotto assunto in dosi elevate può potenziare l’effetto degli anticoagulanti cumarinici. La fenilefrina può antagonizzare l’effetto dei farmaci beta–bloccanti ed antiipertensivi e può potenziare l’azione degli inibitori delle monoaminoossidasi.

Interferenze con alcuni test di laboratorio
La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio–ossidasi–perossidasi).

Descrizione: Controindicazioni/Effetti indesiderati

  • Bambini di età inferiore ai 12 anni.
  • Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Pazienti che assumono beta–bloccanti, inibitori delle monoaminoossidasi e antidepressivi triciclici.
  • Pazienti affetti da insufficienza renale, diabete, ipertiroidismo, ipertensione e malattie cardiovascolari.

Sovradosaggio

Alle dosi consigliate, o anche nell’ipotesi in cui si dovesse assumere l’intera confezione, non dovrebbero comparire sintomi da sovradosaggio di paracetamolo. Tuttavia in caso di ingestione di dosi molto elevate di paracetamolo (superiori a 15 g), la complicanza più comunemente riscontrata è il danno epatico, che si manifesta in genere 2–4 giorni dopo l’assunzione. I sintomi precoci sono nausea, vomito e dolori addominali: la terapia idonea consigliata è la lavanda gastrica usando antidoti specifici quali acetilcisteina o metionina. Oltre 10 ore dall’ingestione potrebbe rendersi necessaria una emoperfusione. Altri sintomi da sovradosaggio, sono causati dalla fenilefrina e si manifestano con irritabilità, emicrania e aumento della pressione arteriosa.

Uso in gravidanza e allattamento

L’uso durante la gravidanza non è controindicato ma richiede cautela; la somministrazione del preparato in gravidanza e nell’allattamento deve avvenire sotto il diretto controllo del medico ed in caso di effettiva necessità.

Come conservare

Conservare a temperatura inferiore a 25° C.

Effetti su guida e uso macchinari

Non interferisce sulla capacità di guidare e di usare macchinari.

Forma farmaceutica

POLVERE PER SOLUZIONE ORALE 10 BUSTINE GUSTO LIMONE E MIELE 4 G

Attenzione: le immagini hanno puro scopo illustrativo.

Data ultima modifica: 03.12.2024

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