Che cos'è
Principi attivi
Una compressa rivestita contiene:
- Principio attivo: sennosidi A + B (come sali di calcio) 12 mg.
- Eccipienti con effetti noti: lattosio monoidrato; glucosio anidro; saccarosio.
Modalità d'uso
Adulti e bambini sopra i 12 anni di età: 2-4 compresse rivestite al giorno.
Bambini tra i 10 e i 12 anni: 1-2 compresse rivestite al giorno.
Dopo breve periodo di trattamento senza risultati apprezzabili consultare il medico. La dose corretta è quella minima sufficiente a produrre una facile evacuazione di feci molli. È consigliabile usare inizialmente le dosi minime previste. Quando necessario, la dose può essere poi aumentata, ma senza mai superare quella massima indicata.
Popolazione pediatrica: Controindicato nei bambini di età inferiore a 10 anni.
Modo di somministrazione: Assumere preferibilmente la sera. L’azione di Pursennid si manifesta dopo 6-12 ore. Somministrato la sera, l’effetto di Pursennid compare il mattino successivo. I lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non più di sette giorni. L’uso per periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medico dopo adeguata valutazione del singolo caso. Ingerire insieme ad una adeguata quantità di acqua (un bicchiere abbondante). Una dieta ricca di liquidi favorisce l’effetto del medicinale.
Descrizione: Indicazioni terapeutiche
Eccipienti
Effetti collaterali
Questo medicinale può causare lieve malessere addominale come dolore addominale, crampi, irritazione della mucosa colica e gastrica. Sono stati anche segnalati altri effetti quali disidratazione, ipotensione, fatica, miopatie, dolore di stomaco, iponatremia, disordini renali, iperaldosteronismo secondario, ipocalcemia e ipomagnesemia. Queste reazioni avverse sono solitamente reversibili una volta interrotta l’assunzione del lassativo. L’uso prolungato o il sovradosaggio di questo farmaco possono causare nausea, diarrea con eccessiva perdita di elettroliti, specialmente potassio (ipopotassiemia). C’è anche la possibilità di sviluppare megacolon. Durante il trattamento può manifestarsi una colorazione giallo-brunastra (pH-dipendente) delle urine dovuta ai metaboliti, che non ha alcun significato clinico. È stata segnalata assuefazione dopo trattamento prolungato. Le reazioni avverse sono elencate di seguito in base al sistema organi classi e frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000; < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), o non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 4-1 Effetti indesiderati nell’esperienza post-commercializzazione
Frequenza dell’evento avverso | Evento avverso |
Disturbi del Sistema immunitario | |
Non nota | Reazioni di ipersensibilità (prurito, orticaria, esantema locale o generalizzato) |
Patologie gastrointestinali | |
Non nota | Megacolon |
Dolore addominale | |
Diarrea | |
Nausea | |
Malessere addominale | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Non nota | Fatica |
Tolleranza al farmaco | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Non nota | Miopatia |
Patologie renali e urinarie | |
Non nota | Problemi renali |
Non nota | Cromaturia |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Non nota | Iperaldosteronismo |
Ipocalcemia | |
Ipomagnesemia | |
Disidratazione | |
Ipopotassiemia | |
Iponatremia | |
Diminuzione degli elettroliti ematici | |
Patologie vascolari | |
Non nota | Ipotensione |
Gli eventi avversi elencati sopra sono basati su segnalazioni spontanee post- commercializzazione e rappresentano una stima meno precisa dell’incidenza che si otterrebbe negli studi clinici.
Popolazione pediatrica: Sono previsti la stessa frequenza, tipo e severità degli eventi avversi nei bambini e negli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Interazioni
Descrizione: Controindicazioni/Effetti indesiderati
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati sopra.
- Controindicato qualora sussistano le seguenti condizioni mediche:
- Malattie infiammatorie dell’apparato digerente (i.e. Morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa, epatopatie, peritoniti e malattie infiammatorie intestinali).
- Irritazione o ostruzione del tratto gastrointestinale (i.e. costipazione spastica, ostruzione dell’ileo/preileo, crampi e dolori, nausea, vomito e coliche).
- Sintomi addominali che possono essere dovuti ad una condizione sottostante non diagnosticata, come condizioni acute intestinali che possono richiedere un intervento chirurgico (i.e. diverticolite acuta, appendicite e diarrea massiva).
- stati di severa disidratazione, con perdita di acqua ed elettroliti, specialmente ipopotassiemia.
- Controindicato nei bambini di età inferiore a 10 anni.
Sovradosaggio
Sintomi
I sintomi più importanti correlati al sovradosaggio/uso eccessivo sono coliche addominali e diarrea severa con conseguenti perdite di fluidi e di elettroliti, che devono essere rimpiazzati. La diarrea in special modo può causare perdita di potassio, che può portare a disordini cardiaci e astenia muscolare, particolarmente quando sono somministrati allo stesso tempo glicosidi cardiaci, diuretici, adrenocorticosteroidi o radice di liquirizia.
Gestione
Il trattamento deve essere di supporto con quantitativi generosi di liquidi. Gli elettroliti, specialmente il potassio, devono essere monitorati. Ciò è particolarmente importante negli anziani. Un sovradosaggio cronico di farmaci a base di antrachinoni può causare epatite tossica. Ulteriori modalità di trattamento devono tenere in considerazione le indicazioni cliniche o la raccomandazione del centro antiveleni, dove disponibile.
Descrizione: Uso in gravidanza e allattamento
Gravidanza: Non sono disponibili dati adeguati sull’uso dei sennosidi nelle donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non hanno mostrato una tossicità riproduttiva. Il rischio potenziale per l’uomo non è noto. Le donne in gravidanza devono consultare il medico prima di assumere questo medicinale.
Allattamento: L’uso durante l’allattamento non è raccomandato poiché non vi sono dati sufficienti sull’escrezione dei metaboliti nel latte materno. Piccole quantità di metaboliti (reina) sono escreti nel latte materno. Non è stato riportato alcun effetto lassativo sui neonati allattati al seno.
Fertilità: Studi preclinici con sennosidi non indicano rischi particolari per la fertilità alle dosi terapeuticamente rilevanti.