Bilirubina Alta: Cause, Sintomi, Metabolismo e Valori Normali

21. 1. 2025 · Tempo di lettura: 9 minuti

La bilirubina è una sostanza di colore giallo-arancione prodotta nel nostro organismo durante il processo di degradazione dell'emoglobina (proteina contenuta nei globuli rossi).

Dott.ssa Maria Virginia Carra
Dott.ssa Maria Virginia Carra
Bilirubina Alta: Cause, Sintomi, Metabolismo e Valori Normali

Quando i globuli rossi invecchiano o si danneggiano, il loro contenuto viene scomposto, dando origine alla bilirubina. Questa sostanza passa attraverso il fegato e viene eliminata principalmente tramite la bile, un fluido prodotto dal fegato che aiuta la digestione dei grassi. Livelli alterati di bilirubina nel sangue possono indicare problemi al fegato, alle vie biliari o ai globuli rossi, rendendola un importante indicatore per la diagnosi di certe patologie.  

Cos’è la bilirubina e perché è importante?

La bilirubina è un prodotto derivante dalla degradazione dell'emoglobina, una metalloproteina contenuta nei globuli rossi. Quando i globuli rossi completano il loro ciclo vitale, vengono distrutti nella milza e nel fegato. L'emoglobina rilasciata è trasformata in bilirubina indiretta (o non coniugata), una forma insolubile che circola nel sangue legata all'albumina e che non può essere eliminata. Successivamente, questa forma di bilirubina viene trasportata nel fegato, dove è trasformata in bilirubina diretta (o coniugata), una forma solubile che può essere escreta dall’organismo con le feci. 

Il rapporto tra questi due tipi di bilirubina è un parametro molto importante per diagnosticare un’eventuale alterazione della funzionalità epatica. Se il meccanismo di eliminazione fisiologico si altera, la bilirubina inizia ad accumularsi nel sangue (iperbilirubinemia) e nei tessuti, causando una condizione chiamata ittero, che determina la colorazione giallastra di pelle e occhi. 

Bilirubina alta: quali sono le cause principali?

Livelli elevati di bilirubina possono essere causati da: 

  • Alterazioni della funzionalità epatica: epatiti, cirrosi, o danni al fegato che compromettono il metabolismo della bilirubina. 
  • Ostruzioni delle vie biliari: calcoli biliari, tumori o altre condizioni che bloccano il flusso della bile. 
  • Malattie emolitiche: anemia emolitica o altre patologie che accelerano la distruzione dei globuli rossi con conseguente eccesso di produzione di bilirubina 
  • Sindrome di Gilbert: una condizione genetica che causa un metabolismo inefficiente della bilirubina. 

Bilirubina alta nei neonati: valori comuni e quando preoccuparsi

Un elevata concentrazione di bilirubina nel sangue e nei tessuti può verificarsi anche nei neonati. Questa condizione è chiamata ittero ed è caratterizzata dalla colorazione giallastra della pelle, degli occhi e delle mucose 

L’ittero nel neonato nella maggior parte dei casi è una condizione fisiologica che si manifesta entro le prime 24 ore dal parto per scomparire entro circa 10 giorni. Le cause di questo “ittero fisiologico” che riguarda solo la bilirubina indiretta, possono essere: 

  • Una massiva distruzione di globuli rossi che si verifica normalmente nel bambino appena nato causa un aumento di bilirubina che il fegato deve metabolizzare e quindi è più lento; 
  • Un ritardo nell’eliminazione della bilirubina da parte del fegato causato da un’immaturità delle vie metaboliche. 

Tuttavia, l’ittero può anche essere indicatore di malattie. In tal caso l’ittero non è più fisiologico ma patologico e la bilirubina aumentata può essere sia quella diretta che quella indiretta. Le cause dell’ittero patologico possono essere diverse; una delle più importanti è quella dovuta all’incompatibilità del fattore Rh (mamma Rh negativa e bimbo Rh positivo) o quando la mamma ha gruppo sanguigno zero e suo figlio gruppo A o B). In questi casi, la mamma produce anticorpi che si legano ai globuli rossi del piccolo, provocandone la distruzione ed il conseguente aumento di bilirubina prodotta. Altre cause possono essere anomalie congenite del globulo rosso, malattie genetiche, ipotiroidismo congenito ecc.  

Quando l’ittero del bimbo è considerato patologico, i medici sottopongono il bimbo ad una serie di accertamenti per verificarne la causa e valutano i trattamenti da eseguire. L’ittero patologico deve essere trattato per evitare che la bilirubina, superando certi valori soglia, possa depositarsi a livello cerebrale provocando possibili effetti neurologici a lungo termine.  

I principali trattamenti dell’ittero patologico sono la fototerapia, ovvero l’emissione di un fascio luminoso che favorisce la degradazione della bilirubina o se questa non si rivela efficace si ricorre alla c.d. exsanguinotrasfusione che consiste nel rimuovere la bilirubina e globuli rossi con anticorpo alla madre sostituendoli con quelli di donatori di gruppo 0 Rh-negativo. 

Alterazioni della Bilirubina negli adulti

Quando si verifica un’alterazione della bilirubina in circolo significa che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe. 

In generale eventuali alterazioni di bilirubina negli adulti possono evidenziare:  

  • Emolisi – patologia abbastanza rara che porta ad una maggiore distruzione di globuli rossi e quindi ad un aumentato livello di bilirubina che non riesce ad essere trasportata in modo efficiente come dovrebbe.  
  • Malattie congenite legate ai trasportatori di bilirubina nel sangue che tende ad accumularsi 
  • Patologie del fegato o delle vie biliari all’interno del fegato, come epatiti, infiammazioni delle vie biliari, cirrosi epatiche o tumore delle vie biliari 
  • Calcolosi della colecisti, che causa un’ostruzione delle vie biliari con accumulo di bilirubina nel fegato e conseguente incremento anche dei suoi valori nel sangue. La calcoli delle colecisti è una delle cause più frequenti di valori aumentati di bilirubina nel sangue.  
  • Tumori al pancreas in grado di causare ostruzione delle vie biliari 
  • Patologie autoimmuni 
  • Sindrome di Gilbert, patologia a carattere ereditario caratterizzata da disfunzioni a livello del metabolismo della bilirubina i cui valori sono cronicamente più alti del normale.  

Bilirubina: valori normali e analisi mediche

I livelli di bilirubina si misurano attraverso gli esami del sangue. Sul campione di sangue prelevato si possono misurare i valori di bilirubina diretta, indiretta o totale. 

Gli esami per indagare i valori della bilirubina possono essere prescritti nell’ambito di controlli di routine o in caso di presenza di ittero, alcolismo, sospetto di epatite, ecc. 

Conoscere il valore della bilirubinemia (quantità di bilirubina nel sangue) è inoltre utile per valutare la tossicità di farmaci, monitorare specifiche malattie come le epatiti, verificare la presenza di calcoli della colecisti o valutare la presenza di eventuali altre patologie emolitiche. 

Il valore normale di  bilirubina è compreso tra 0,3 e 1 mg/dl. Valori superiori a 1 milligrammo per decilitro indicano un malfunzionamento epatico. 

Generalmente per valutare in modo più completo la funzionalità del fegato sono prescritti anche altri esami di laboratorio come le transaminasi o la fosfatasi alcalina. 

Ecco di seguito una tabella riassuntiva dei valori di riferimento della bilirubina nel sangue tenendo presente che questi valori possono variare da un laboratorio all’altro pertanto è necessario fare riferimento ai range riportati sul referto e rivolgersi al proprio medico curante per comprenderne il significato. 

 

Valori normali di riferimento 

Bilirubina totale 

1,3-1 mg/dl 

Bilirubina diretta 

0,1-0,3 mg/dl 

Bilirubina indiretta 

0,2-0,8 mg/dl 

 

Sintomi più comuni della Bilirubina Alta

I sintomi più comuni legati ad un aumento della bilirubina sono: 

  • Ingiallimento della pelle e delle sclere (parte bianca degli occhi), noto come ittero 
  • Malessere generale, affaticamento 
  • Dolore addominale 
  • Nausea 
  • Urine scure 
  • Feci chiare 
  • Prurito  

Collegamenti tra Bilirubina alta e altre problematiche

La bilirubina alta può essere associata anche a difficolta digestive, stress, ansia, perdita di peso ecc. ed il motivo potrebbe essere un’alterazione ereditaria del metabolismo della bilirubina stessa (Sindrome di Gilbert). Questa condizione generalmente si manifesta dopo la pubertà ed è caratterizzata da una difettosa eliminazione da parte del fegato della bilirubina che di conseguenza aumenta la propria concentrazione nel sangue raggiungendo livelli di poco al di sopra della norma. Questi livelli possono però aumentare in seguito a situazione di digiuno, stress, infezioni, alcol o aumento dell’attività fisica. Generalmente in caso di sindrome di Gilbert non è necessaria una terapia specifica in quanto è una condizione benigna che non influisce sulla qualità della vita. Può essere necessario soltanto prestare attenzione all’uso di alcuni farmaci che vengono metabolizzati dal fegato nello stesso medo in cui viene metabolizzata la bilirubina. 

Alcuni gruppi di ricerca hanno esplorato anche il ruolo della bilirubina nelle malattie cardiovascolari e nella regolazione del colesterolo. Alcuni studi suggeriscono che livelli moderatamente elevati di bilirubina potrebbero avere effetti protettivi contro le malattie cardiovascolari, grazie alle sue proprietà antiossidanti. Inoltre, è stato osservato che la bilirubina può influenzare il metabolismo del colesterolo andando a modulare l'espressione dei recettori del colesterolo nelle cellule epatiche. Tuttavia, livelli alti di bilirubina sono anche indicativi di condizioni patologiche che possono avere effetti negativi sulla salute cardiovascolare. In conclusione, la bilirubina potrebbe avere un ruolo complesso e bidirezionale nelle malattie cardiovascolari e nel metabolismo del colesterolo, con potenziali effetti sia protettivi che dannosi a seconda dei livelli presenti nell'organismo.  

Come abbassare la bilirubina alta: rimedi e trattamenti 

Il trattamento per abbassare livelli elevati di bilirubina dipende dalla causa sottostante e deve essere stabilito dal medico in base alla diagnosi.  

Oltre ad eventuali farmaci anche il cambiamento dello stile di vita può contribuire alla gestione dei livelli di bilirubina. Sebbene ad oggi non esistano linee guida specifiche riguardo a raccomandazioni dietetiche in caso di iperbilirubinemia (bilirubina alta), poiché livelli elevati possono essere associati a disfunzioni epatiche, è consigliabile adottare una dieta che supporti la salute del fegato. Ecco alcuni consigli: 

  • Limitare l'assunzione di alcol che può aggravare i danni al fegato  
  • Evitare cibi ricchi di grassi che possono contribuire all'accumulo di grasso nel fegato 
  • Consumare alimenti ricchi di antiossidanti, come frutta e verdura che possono aiutare a ridurre lo stress ossidativo nel fegato. 

Prima di apportare modifiche significative alla dieta, soprattutto in presenza di condizioni mediche come l'iperbilirubinemia è fondamentale consultare il proprio medico curante.  

La bilirubina è un indicatore cruciale della salute del fegato e del metabolismo. Monitorare i suoi livelli, riconoscerne i sintomi associati e agire tempestivamente può prevenire altre complicanze. Consultare un medico è fondamentale per diagnosticare e trattare eventuali alterazioni in modo efficace. 

 

Fonti bibliografiche:

  • Arnett DK, Blumenthal RS, Albert MA, Buroker AB, Goldberger ZD, Hahn EJ, Himmelfarb CD, Khera A, Lloyd-Jones D, McEvoy JW, Michos ED, Miedema MD, Muñoz D, Smith SC Jr, Virani SS, Williams KA Sr, Yeboah J, Ziaeian B. 2019 ACC/AHA Guideline on the Primary Prevention of Cardiovascular Disease: Executive Summary: A Report of the American College of Cardiology/American Heart Association Task Force on Clinical Practice Guidelines. Circulation. 2019 Sep 10;140(11) PMCID: PMC8351755.
  • Hooda V, Gahlaut A, Gothwal A, Hooda V. Bilirubin enzyme biosensor: potentiality and recent advances towards clinical bioanalysis. Biotechnol Lett. 2017 Oct;39(10):1453-1462. doi: 10.1007/s10529-017-2396-0. Epub 2017 Jul 19. PMID: 28726079. 

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Informazioni sull'autore
Dott.ssa Maria Virginia Carra
Dott.ssa Maria Virginia Carra
Mi laureo nel 2010 in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’Università degli Studi di Parma, successivamente continuo i miei studi con un Master alla Business School del Sole24Ore in Management del settore sanità, Pharma e Biomed. Dopo aver lavorato per circa 5 anni nel mondo della comunicazione e PR in ambito scientifico, prima in agenzia poi in azienda, intraprendo un nuovo percorso professionale in farmacia. Da allora, indosso il camice e continuo a coltivare la mia passione per la comunicazione, il mondo dell’healthcare e dell’integrazione alimentare.
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Mi laureo nel 2010 in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’Università degli Studi di Parma, successivamente continuo i miei studi con un Master alla Business School del Sole24Ore in Management del...
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