Celiachia nei bambini: come accorgersene e trattarla
La celiachia è una malattia cronica autoimmune dalle molte sfaccettature e non sempre facile da diagnosticare. Al contrario di quanto si pensi, la celiachia nei bambini non sempre si manifesta con sintomi specifici e riconoscibili (es. perdita di peso, dolore addominale ecc.) e per questo alcune volte la sua diagnosi arriva in ritardo.
Riconoscerne tempestivamente i sintomi è fondamentale per evitare complicazioni nella crescita e nello sviluppo.

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Come si capisce che un bambino è celiaco?
Facciamo prima un passo indietro e vediamo cos’è brevemente cos’è la celiachia.
La celiachia è una malattia cronica, caratterizzata da un’anomala reazione del sistema immunitario nei confronti del glutine, una proteina presente in molti cerali, tra cui il segale, l’orzo, il grano ecc. Ogni volta che un celiaco introduce glutine, il suo sistema immunitario scatena una reazione infiammatoria a carico della mucosa intestinale con un progressivo danno ai villi, delle strutture presenti sulla mucosa e responsabili dell’assorbimento dei vari nutrienti presenti nel cibo. La conseguenza di questo danno ai villi intestinali porta nel tempo ad un malassorbimento di tutti quei nutrienti necessari al nostro organismo per stare bene e crescere regolarmente.
Capire se un bambino è celiaco non è così semplice e richiede l'osservazione attenta di sintomi e segnali clinici, oltre a una corretta diagnosi medica. Spesso i genitori si accorgono che qualcosa non va quando il piccolo mostra difficoltà a crescere, episodi frequenti di diarrea o irritabilità inspiegabile. Tuttavia, i sintomi possono essere molto variabili da bambino a bambino per questo in caso di dubbi è sempre bene rivolgersi ad un medico.
Le cause e i fattori di rischio della celiachia nei bimbi
La celiachia ha una forte componente genetica, che significa che i bambini con un familiare di primo grado (genitore, fratello o sorella) celiaco hanno un rischio maggiore di sviluppare la malattia. Anche altri fattori possono influire, come infezioni intestinali nei primi mesi di vita o uno svezzamento precoce con alimenti contenenti glutine.
Una volta che si instaura questa intolleranza, la conseguente infiammazione della mucosa intestinale non è più reversibile a meno che non si smetta di assumere glutine. Eliminando l’introduzione di questa proteina dalla dieta, poco alla volta l’infiammazione regredisce.
Quando si può parlare di celiachia silente in un bimbo?
La celiachia silente è una forma della malattia in cui il bambino non manifesta sintomi evidenti, ma presenta comunque danni intestinali. Spesso viene scoperta casualmente, magari durante esami fatti per altre ragioni o screening familiari. Anche per questa forma di celiachia, sebbene caratterizzata da sintomi meno evidenti, l’unica terapia possibile è la dieta senza glutine.
La celiachia silente è difficile da diagnosticare, tuttavia, non è da sottovalutare poiché non alcune volte non essendo diagnosticata precocemente può portare ad atrofia dei villi intestinali. È importante identificarla per prevenire complicanze a lungo termine come carenze nutrizionali o problemi ossei.
Quali sono i sintomi della celiachia nei bimbi?
I sintomi della celiachia sono tanti e molto diversi tra loro.
Alcune volte, può anche essere asintomatica.
I sintomi gastrointestinali più comuni sono:
- Diarrea cronica o stitichezza
- Dolori addominali ricorrenti
- Addome gonfio
- Nausea e vomito
Altri sintomi extra-intestinali includono:
- Ritardo nella crescita
- Perdita di peso
- Irritabilità e sbalzi d'umore
- Anemia
- Disturbi del sonno
- Afte ricorrenti in bocca
- Fatica cronica e stanchezza
- Dolori articolari
- Anomalie dello smalto dentale
- Dermatiti, orticaria, dermatite erpetiforme
- Osteopenia e osteoporosi
- Irregolarità del ciclo e amenorrea
- Ritardo dello sviluppo puberale
In alcuni casi, le feci possono apparire chiare, maleodoranti e oleose (steatorrea), un segnale di malassorbimento.
Quali test diagnostici effettuare
La diagnosi di celiachia inizia sempre dal pediatra che pone il sospetto diagnostico in base all’anamnesi e all’esame obiettivo del bimbo. Per confermare la diagnosi i test da eseguire sono:
- dosaggio plasmatico degli anticorpi anti-transglutaminasi di classe IgA
- dosaggio delle IgA totali (il 2% dei pazienti celiaci presenta deficit selettivo di IgA).
Nei bambini sotto i tre anni, potrebbe essere utile dosare gli anticorpi anti peptidi della gliadina deamidata di classe IgG.
In caso di positività a questi test, si verifica la presenza di anticorpi anti-endomisio IgA e si esegue il test istologico della mucosa duodenale, tramite biopsia intestinale che permette di verificare il danneggiamento e l’atrofia dei villi intestinali.
Qualora il dosaggio degli anticorpi antitransglutaminasi sia superiore a 10 volte il limite superiore della norma il pediatra può confermare la diagnosi senza richiedere la
evitando la biopsia duodenale. Nel caso di presenza della malattia all’interno di una famiglia, data la sua caratteristica trasmissione genetica, è opportuno effettuare uno screening degli anticorpi in tutti i parenti di primo grado del malato.
È importante non iniziare una dieta senza glutine prima degli esami, per non falsare i risultati.
Per uno screening iniziale può essere utile un test rapido come il Xeliac Test Pro un test domiciliare che rileva la presenza degli anticorpi di classe A e di classe G anti- transglutaminasi associati alla malattia celiaca. Xeliac® Test Pro può essere utilizzato quale supporto nella diagnosi della malattia celiaca la quale deve essere confermata da un medico.
Consigli per modificare la dieta per un bambino celiaco senza influire sullo sviluppo
Dopo aver ricevuto conferma della diagnosi di celiachia, è fondamentale che il bimbo segua un’alimentazione totalmente priva di glutine. Tale dieta deve essere seguita per tutta la vita poiché una reintroduzione del glutine causerebbe una nuova risposta infiammatore e danneggerebbe nuovamente l’intestino. Adottare un'alimentazione priva di glutine non è sempre semplice, ma la crescente diffusione della malattia ha incentivato l'industria a offrire un assortimento sempre più ampio di prodotti specifici.
Tuttavia, è importante ricordare che non tutti i prodotti "gluten free" sono realmente sani: per migliorarne il sapore e la consistenza, vengono spesso arricchiti con zuccheri e grassi, talvolta di qualità discutibile dal punto di vista nutrizionale, Per questa ragione, per garantire uno garantire uno sviluppo armonioso, prevenendo l'insorgenza di sovrappeso, obesità, sindrome metabolica o altri disturbi autoimmuni è importante:
- Scegliere prodotti senza glutine certificati Alimenti Senza Glutine
- Bilanciare l’alimentazione con frutta, verdura, carne magra, pesce, legumi e cereali alternativi come riso, mais, quinoa
- Preparare pasti vari e gustosi: ecco una guida utile su come preparare un menù senza glutine
- Fare attenzione alle contaminazioni domestiche.
Per ulteriori informazioni sul glutine, è utile questo approfondimento: Cos'è il glutine e quali alimenti lo contengono.
Fonti bibliografiche:
- Ministero della Salute
- https://www.celiachia.it
- https://www.sigenp.org
- https://www.iss.it
- https://www.epicentro.iss.it/celiachia/
- https://www.gaslini.org/wp-content/uploads/2025/04/sito-web-libretti-celiachia-modificato.pdf