Lipedema: una patologia diffusa ma poco conosciuta
Il lipedema è una patologia cronica, progressiva e invalidante ancora oggi poco conosciuta e spesso sottovalutata, che colpisce quasi esclusivamente le donne.

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Viene frequentemente confusa con obesità o linfedema, il che porta a diagnosi errate, ritardi nel trattamento e grande frustrazione per chi ne soffre. In realtà, il lipedema ha caratteristiche ben precise e richiede un approccio specifico.
Cos’è il lipedema?
Il lipedema è una malattia cronica, degenerativa e infiammatoria, caratterizzata da un accumulo esagerato di grasso sottocutaneo a livello delle gambe, in particolare nella zona che va dai glutei alle caviglie, ad esclusione dei piedi. Alcune volte può interessare anche le braccia. Questi accumuli di grasso possono essere dolorosi e anche maggiormente inclini a manifestare ematomi ed ecchimosi anche a seguito di un trauma di lieve entità.
Classificazione e stadi del lipedema
Il lipedema viene classificato in cinque tipi a seconda della zona colpita (dalle anche fino alle caviglie, ai polpacci o alle braccia) e in quattro stadi evolutivi.
I cinque tipi di lipedema sono:
- TIPO 1: in questo tipo di lipedema il grasso si concentra principalmente sui fianchi
- TIPO 2: dai fianchi alle ginocchia
- TIPO 3: dai fianchi alle caviglie
- TIPO 4: braccia più arti inferiori
- TIPO 5: dal ginocchio alla caviglia
I quattro stadi evolutivi sono:
- Stadio 1: cute liscia, con noduli adiposi piccoli e pelle morbida.
- Stadio 2: superficie irregolare, con formazioni nodulari di dimensioni maggiori. Aspetto a “buccia di arancia”
- Stadio 3: deformazioni evidenti, con grandi masse di tessuto adiposo. Aspetto a “materasso”
- Stadio 4 (lipolinfedema): si associano anche segni di linfedema, con gonfiore persistente.
Ulteriori varianti di lipedema sono:
- Lobare: quando il tessuto adiposo è distribuito in “lobi” localizzati lungo gli arti o in altri distretti corporei
- Colonnare: quando il tessuto adiposo è distribuito in modo omogeneo nelle zone corporee interessate
Sintomi tipici del lipedema: come si manifesta?
Tra i sintomi di questa patologia, in primo luogo, troviamo l’accumulo di grasso a livello degli arti inferiori, dei fianchi e delle caviglie. Tuttavia, questo non è l’unico sintomo. Il lipedema, infatti, è caratterizzato anche da:
- gonfiori simmetrici
- Sensazione di pesantezza e tensione;
- Dolore al tatto e alla pressione;
- Lividi frequenti e spontanei;
- Freddo localizzato nelle zone interessate;
- Difficoltà nei movimenti o nel mantenere a lungo la posizione eretta.
Il lipedema peggiora durante i cambi ormonali (pubertà, gravidanza, menopausa) e può compromettere in modo significativo la qualità della vita.
Esistono delle cause certe?
Non sono ancora note le cause del lipedema, tuttavia sembra avere una forte componente genetica. Inoltre, il lipedema è fortemente legato ad alterazioni ormonali per questo tende a manifestarsi soprattutto in fasi della vita in cui gli ormoni femminili subiscono variazioni significative come in gravidanza o durante la menopausa.
Diagnosi del lipedema: test ed esami
Il lipedema non è semplice da diagnosticare sia perché in Italia, non esiste ancora un protocollo standard per la diagnosi di questa malattia sia perché può facilmente essere confusa con obesità o linfedema.
La diagnosi è clinica, basata sull’osservazione dei sintomi e sull’esame anamnestico da parte di un medico esperto. Non esiste un test di laboratorio specifico ma per lo studio del tessuto adiposo possono essere richieste ecografia o altri esami strumentali.
La diagnosi corretta è fondamentale per rallentare l’evoluzione della malattia.
Differenze tra Lipedema e linfedema: come fare a distinguerli?
Lipedema e linfedema sono patologie che possono essere confuse tuttavia presentano significative differenze. Come abbiamo visto il lipedema è un disturbo caratterizzato da accumulo di grasso mentre il linfedema è una patologia che riguarda il drenaggio linfatico ed è caratterizzata da un accumulo anomalo di linfa nei tessuti (soprattutto di braccia e gambe) che provoca gonfiore intenso e dolore.
Le differenze più importanti sono:
- Il linfedema è causato dall’accumulo di liquido linfatico ed è asimmetrico, mentre l’accumulo di grasso nei tessuti tipico del lipedema è simmetrico.
- Il linfedema, se si esercita una pressione nella zona gonfia rimane la rientranza, nel lipedema questo non succede
- Il linfedema può coinvolgere anche mani e piedi, il lipedema no
- Il lipedema riguarda quasi esclusivamente il sesso femminile
Esistono terapie per guarire dal lipedema?
Ad oggi non esiste una cura definitiva per il lipedema, ma vi sono diverse strategie terapeutiche che possono essere adottate per migliorare in modo significativo i sintomi, rallentare la progressione della malattia e migliorare la qualità di vita delle pazienti.
Il trattamento del lipedema richiede innanzitutto un approccio multidisciplinare che coinvolge specialisti in diversi ambiti della medicina. In particolare, l’approccio generalmente comprende:
- alimentazione,
- compressione
Sul fronte nutrizionale, si stanno ottenendo risultati efficaci con la dieta chetogenica, una strategia alimentare a basso contenuto di carboidrati, che stimola il corpo a utilizzare i grassi come fonte primaria di energia. Questo approccio sembra favorire la riduzione dell'infiammazione e il miglioramento della sintomatologia dolorosa, anche se la ricerca in questo ambito è ancora in evoluzione.
In alternativa, o in combinazione, si può adottare una dieta antiinfiammatoria, pensata per ridurre il carico infiammatorio attraverso alimenti ricchi di omega-3, fibre e antiossidanti, evitando zuccheri semplici, glutine, latticini e cibi ultra-processati. In entrambi i casi, l’alimentazione va accompagnata da attività fisica regolare e a basso impatto, come camminata, pilates o esercizi in acqua, che aiutano a stimolare il sistema linfatico e migliorare la mobilità.
La seconda componente della terapia conservativa è la terapia compressiva, che prevede l’utilizzo di indumenti elastocompressivi su misura. Questi non riducono il grasso patologico, ma contribuiscono a controllare l’edema, favorire il ritorno venoso e linfatico e ridurre l’infiammazione del tessuto sottocutaneo.
Infine, nei casi più avanzati, si può considerare il trattamento chirurgico tramite liposuzione, che rappresenta oggi l’intervento più efficace per rimuovere il grasso in eccesso legato al lipedema.
È importante sottolineare che si tratta di interventi complessi, che devono essere eseguiti in centri specializzati da chirurghi esperti nella gestione del lipedema. La liposuzione non cura la malattia, ma può alleviare notevolmente i sintomi, migliorare la mobilità e rallentare la progressione della patologia.
In conclusione, sebbene il lipedema non possa essere guarito in senso stretto, oggi è possibile gestirlo in modo efficace attraverso un percorso terapeutico mirato e personalizzato.
Perché è importante il trattamento del lipedema
Intervenire tempestivamente sul lipedema non ha solo una valenza estetica ma è cruciale anche per prevenire complicanze sia fisiche che psicologiche. Quando non trattato il lipedema può aggravarsi portando a limitazioni motorie, dolore cronico e isolamento sociale. Al contrario, quando trattato adeguatamente, non preclude mobilità e una buona qualità di vita per il paziente.
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