Che cosa sono le infezioni a trasmissione sessuale?
Clamidia, gonorrea, sifilide, HIV, sono solo alcune delle infezioni a trasmissione sessuale che è possibile avere dopo un rapporto non protetto.
Indice dei contenuti
- Elenco delle MST principali
- Diffusione delle malattie a trasmissione sessuale in Italia
- Sintomi comuni delle malattie veneree: come si riconoscono
- Cause diffuse delle malattie sessuali
- Come si trasmettono le malattie veneree
- Ci sono malattie veneree che contrae solo la donna?
- Gli esami da fare per diagnosticare le malattie sessualmente trasmissibili
- Quali malattie sessualmente trasmissibili non si possono curare?
- Esistono malattie sessualmente trasmissibili mortali?
- La prevenzione delle MST: I consigli dei farmacisti di Dr. Max
- Domande frequenti
- Scegli i prodotti per proteggere te e chi ti sta intorno
Nei giovanissimi è sempre più diffusa l’abitudine di fare sesso non protetto e quindi senza l’utilizzo di preservativi, esponendosi in modo sempre maggiore alle cosiddette infezioni a trasmissione sessuale (ITS). Chiamate anche malattie sessualmente trasmissibili (MST), si tratta di manifestazione patologiche provocate da agenti patogeni, come batteri, virus o funghi, che si trasmettono proprio attraverso il sesso non protetto. Le MST rappresentano un problema di salute pubblica globale e, infatti, sono più di 1 milione le infezioni di questo tipo che vengono acquisite ogni giorno in tutto il mondo in persone di età compresa tra 15 e 49 anni, la maggior parte delle quali risulta essere asintomatica. Per questo la loro diffusione è ancora più semplice e richiede campagne di prevenzione specifiche. In questo articolo del magazine di Dr. Max analizzeremo nello specifico le diverse tipologie di infezioni e come è possibile evitarle.
Elenco delle MST principali
Per prima cosa verranno riportate tutte le malattie sessualmente trasmissibili con i loro agenti patogeni e la casistica di diffusone annua in Italia:
Malattia Sessualmente Trasmissibile | Agente patogeno | Numero di casi annui in Italia |
Clamidia | Chlamydia trachomatis | Circa 20.000 |
Neisseria gonorrhoeae | Circa 4.000 | |
Sifilide | Treponema pallidum | Circa 1.500 |
Herpes genitale | Virus herpes simplex (HSV) | Non specificato |
HPV | Papillomavirus umano (HPV) | Molto comune, prevalenza stimata al 70-80% delle persone sessualmente attive |
HIV/AIDS | Virus dell'immunodeficienza umana (HIV) | Circa 2.500 nuove diagnosi di HIV |
Tricomoniasi | Trichomonas vaginalis | Non specificato |
Epatite B | Virus dell'epatite B (HBV) | Circa 1.200 nuove infezioni croniche |
Epatite C | Virus dell'epatite C (HCV) | Non specificato |
Scabbia | Sarcoptes scabiei | Non specificato |
Pediculosi del pube (piattole) | Pthirus pubis | Non specificato |
Bisogna considerare che molte di queste malattie possono essere asintomatiche e quindi non facilmente stimabili. Malattie come la clamidia, ad esempio, possono essere largamente sottostimate rispetto ai casi reali presenti sul territorio. Per malattia asintomatica si intende una persona che ha contratto l’infezione ma non ne manifesta i sintomi e quindi non è in grado di sapere se è malato oppure no.
Diffusione delle malattie a trasmissione sessuale in Italia
In Italia, come in tante altre parti del globo, le malattie a trasmissione sessuale sono costantemente in aumento. Secondo i dati riportati dal Ministero della Salute, ogni anno vengono diagnosticati migliaia di nuovi casi di ITS. Tra le infezioni più diffuse vi sono sicuramente la clamidia, la gonorrea e il papillomavirus umano (HPV). L'incremento dei casi è attribuito a una maggiore attività sessuale, all'uso inconsapevole dei metodi di protezione e alla riduzione della paura dell'HIV grazie ai progressi nei trattamenti farmacologici.
Secondo quanto riportato da indagini statiche dell’Istituto Superiore di Sanità, circa il 40% degli italiani sessualmente attivi non utilizza profilattici e questa percentuale aumenta nelle fasce più giovani della popolazione.
Sintomi comuni delle malattie veneree: come si riconoscono
Ogni infezione ha un suo patogeno responsabile e quindi un suo quadro sintomatico specifico. Abbiamo, però, riportati quelli che sembrano essere i sintomi più ricorrenti all’interno dei diversi tipi di malattie sessualmente trasmissibili. Questi sono solo alcuni dei sintomi comuni da tenere d'occhio:
- Dolore o bruciore durante la minzione;
- Perdite vaginali o uretrali anomale;
- Ulcere o lesioni sui genitali;
- Prurito o irritazione genitale;
- Dolore durante i rapporti sessuali;
- Sintomi influenzali frequenti (febbre, mal di gola, dolori muscolari)
Le malattie sessualmente trasmissibili dopo quanto si manifestano?
Ogni malattia sessualmente trasmissibile ha un suo diverso periodo di incubazione. Ovvero quel periodo che intercorre tra il contatto con il patogeno e la manifestazione dei sintomi dell’infezione. Ad esempio, la gonorrea e la clamidia possono manifestarsi entro pochi giorni dall’entrata in contatto con il germe patogeno, mentre la sifilide e l'HIV possono impiegare settimane oaddirittura mesi per mostrare i primi sintomi. Per questo motivo risulta di fondamentale importanza effettuare dei test regolari, soprattutto se si è sessualmente attivi, non si ha un partner regolare o in caso di nuovi partner sessuali.
Di seguito abbiamo riportato una tabella con i valori medi di incubazione delle diverse malattie sessualmente trasmissibili:
Malattia Sessualmente Trasmissibile | Agente Patogeno | Tempo di Incubazione |
Clamidia | Chlamydia trachomatis | 1-3 settimane |
Gonorrea | Neisseria gonorrhoeae | 2-10 giorni |
Sifilide | Treponema pallidum | 10-90 giorni (media 21 giorni) |
Herpes genitale | Virus herpes simplex (HSV) | 2-12 giorni |
HPV | Papillomavirus umano (HPV) | 1 mese - 2 anni |
HIV/AIDS | Virus dell'immunodeficienza umana (HIV) | 2-4 settimane (fase acuta), anni prima dei sintomi di AIDS |
Tricomoniasi | Trichomonas vaginalis | 5-28 giorni |
Epatite B | Virus dell'epatite B (HBV) | 6 settimane - 6 mesi |
Epatite C | Virus dell'epatite C (HCV) | 2 settimane - 6 mesi |
Scabbia | Sarcoptes scabiei | 2-6 settimane (prima esposizione), 1-4 giorni (ri-esposizione) |
Pediculosi del pube (piattole) | Pthirus pubis | 6-10 giorni |
Cause diffuse delle malattie sessuali
La causa principale di queste patologie infettive è il contatto con l’agente infettivo, che può avvenire in diversi modi. Le cause principali delle malattie sessualmente trasmissibili includono il contatto sessuale non protetto con una persona infetta. Questo contatto può avvenire attraverso rapporti vaginali, anali o orali. L’entrata in contatto con liquidi seminali e piccole ferite e ulcerazioni delle mucose rettali, vaginali o orali, possono essere il modo migliore per propagare l’agente patogeno. Altre cause includono la condivisione di aghi per iniezioni, trasfusioni di sangue non sicure e dalla madre al bambino durante il parto.
Come si trasmettono le malattie veneree
Le malattie sessualmente trasmissibili (MST), come suggerisce il nome stesso, si diffondono principalmente attraverso il contatto tra i corpi che avviene durante il sesso. Tuttavia, è importante parlare nel dettaglio anche delle altre modalità di contagio, via pelle, saliva e sangue. Comprendere queste modalità di trasmissione è essenziale per adottare misure preventive efficaci per evitare la trasmissione di queste malattie.
Trasmissione attraverso il contatto sessuale
- Rapporti vaginali: molte MST, come la clamidia, la gonorrea, la sifilide e l'HIV, si trasmettono attraverso i fluidi corporei durante il rapporto vaginale, che avviene tra uomo e donna. È proprio il contatto diretto con le mucose genitali infette a facilitare la trasmissione di tali patogeni
- Rapporti anali: le malattie sessualmente trasmissibili possono essere veicolate anche durante il sesso anale. Il rischio di trasmissione è spesso maggiore rispetto al sesso vaginale a causa della maggiore probabilità di lesioni e sanguinamenti nell'area anale. L'HIV, la gonorrea e la sifilide sono, infatti, comunemente trasmesse attraverso il sesso anale.
- Rapporti orali: anche i rapporti orali non esulano dalla trasmissione di patologie come la gonorrea, la sifilide e l'herpes genitale. Il contatto tra bocca e genitali infetti, o tra bocca e lesioni cutanee, può causare infezioni. In questi casi bisogna prestare ancora più attenzione, dato che non viene utilizzato il profilattico.
Trasmissione via pelle
- Contatto pelle a pelle: alcune infezioni, come l'herpes genitale e il papillomavirus umano (HPV), possono essere trasmesse attraverso il contatto diretto pelle a pelle con aree infette. Infatti, anche se non ci sono sintomi visibili, il virus può essere presente sulla cute e trasmettersi durante il contatto sessuale tra individui.
- Lesioni cutanee: la sifilide può trasmettersi attraverso il contatto con ulcere o lesioni sulla pelle di una persona infetta. le lesioni cutanee, anche se piccole e non visibili, possono essere un punto di ingresso per i patogeni di queste malattie sessuali.
Trasmissione via saliva
- Baci: l'herpes orale (causato dal virus herpes simplex di tipo 1) può essere trasmesso attraverso baci profondi, specialmente se ci sono lesioni, afte o piaghe in bocca. La stessa saliva della persona infetta può contenere il virus, che può essere trasferito durante il bacio e lo scambio di fluidi.
- Rapporti orali: anche se non sembra, i rapporti orali sono un’ottima via di trasmissione per le malattie sessualmente trasmissibili. Durante il sesso orale, la saliva può entrare in contatto con i genitali o l'ano, portando alla trasmissione di infezioni come la gonorrea e la sifilide. Molto frequenti sono anche le trasmissioni di patogeni oro-fecali.
Trasmissione via sangue
- Scambio di aghi: l'HIV, l'epatite B e C possono essere trasmessi attraverso il contatto con sangue infetto. Questo è comune tra le persone che condividono aghi durante l'uso di droghe iniettabili, ma anche in seguito all’utilizzo di strumenti non sterilizzati per tatuaggi e piercing.
- Trasfusioni di sangue: Anche se raro nei paesi sviluppati grazie ai rigorosi controlli sanitari, le trasfusioni di sangue infetto possono trasmettere HIV, epatite B e C.
Ci sono malattie veneree che contrae solo la donna?
Sebbene la maggior parte delle malattie sessualmente trasmissibili possa colpire entrambi i sessi, alcune infezioni possono presentare complicazioni specifiche per le donne. Ad esempio, l'infezione da papilloma virus può portare al cancro della cervice. Questa problematica non è causata da tutti i ceppi di HPV ma solo da alcuni, come ad esempio HPV 16 e HPV 18, la cui infezione può essere prevenuta con vaccinazioni specifiche.
Gli esami da fare per diagnosticare le malattie sessualmente trasmissibili
Una diagnosi tempestiva delle MST è cruciale per prevenire complicazioni e la diffusione delle infezioni al partener o ad altre persone. Per questo motivo è importante sottoporsi a test periodici che includono:
- Tamponi uretrali, vaginali o cervicali: questi vengono utilizzati per rilevare la presenza di determinati tipi di batteri o virus.
- Esami del sangue: si tratta delle analisi più frequenti, che possono essere utilizzate per diagnosticare infezioni come l'HIV, l'epatite B e C, e la sifilide.
- Esami delle urine: utilizzati per rilevare la presenza di clamidia e gonorrea e altre infezioni che possono colpire il sistema uro-genitale.
Screening malattie sessualmente trasmissibili: quando farlo?
È consigliabile effettuare uno screening specifico per le malattie sessualmente trasmissibili in caso di:
- Frequentazione con nuovi partner sessuali;
- Rapporti sessuali frequenti con partner diversi;
- Sintomi sospetti;
- Rapporti sessuali non protetti;
- Presenza di una MST in uno dei partner;
- Gravidanza o pianificazione di una gravidanza
Quali malattie sessualmente trasmissibili non si possono curare?
Alcune di queste malattie trasmissibili sessualmente non hanno una cura definitiva, ma possono essere gestite con trattamenti sintomatici appropriati. Queste includono:
- HIV/AIDS: non esiste una cura, ma la terapia antiretrovirale (ART) può controllare il virus e aiutare a gestire e convivere in modo ottimale con questo patogeno.
- Herpes genitale: è un’infezione non curabile, ma che è possibile trattare con antivirali per ridurre i sintomi e le recidive di ricomparsa delle manifestazioni.
- HPV: non esiste una cura per il virus, ma esistono vaccini e trattamenti per le lesioni causate dall'infezione stessa.
Trattamenti per malattie veneree più comuni
I trattamenti farmacologici disponibili cambino a seconda del tipo di infezione che si deve combattere:
- Antibiotici: attivi utilizzati per trattare infezioni batteriche come clamidia, gonorrea e sifilide.
- Antivirali: gli antivirali aiutano a gestire le infezioni virali come herpes e HIV e ne riducono i sintomi.
- Antifungini: utilizzati per trattare infezioni fungine come la candida.
- Vaccini: disponibili per prevenire alcuni tipi di infezioni, come l’HPV ed epatite B.
Esistono malattie sessualmente trasmissibili mortali?
Sì, purtroppo alcune malattie di questa categoria possono essere anche mortali se non trattate adeguatamente. L'HIV/AIDS, ad esempio, ha portato nella sua storia a più di 35 milioni di morti, soprattutto in passato quando la malattia non veniva tenuta sotto controllo con la terapia antiretrovirale. Anche l'epatite B e C possono causare gravi complicazioni epatiche, come la cirrosi e il cancro al fegato, che possono essere fatali per soggetti già compromessi o anziani. Anche per queste ultime patologie, oggi sono disponibili nuovi protocolli farmacologici altamente efficaci, come il sofosbuvir.
La prevenzione delle MST: I consigli dei farmacisti di Dr. Max
La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di contrarre MST e per questo i farmacisti di Dr. Max vi forniscono alcuni consigli semplici ma allo stesso tempo estremamente utili:
- Uso di preservativi: utilizzare sempre preservativi in lattice o poliuretano durante i rapporti sessuali vaginali, anali e orali.
- Vaccinazioni: vaccinarsi contro l'HPV (soprattutto per le donne) e l'epatite B.
- Screening regolari: effettuare test regolari, soprattutto in caso di nuovi partner sessuali.
- Educazione sessuale: informarsi sulle modalità di trasmissione delle MST e sulle pratiche sessuali sicure.
- Evitare comportamenti a rischio: limitare il numero di partner sessuali ed evitare la condivisione di aghi o utilizzo di strumenti per piercing e tatuaggi in posti con bassi standard igienico-sanitari.
Fonti bibliografiche: