Falsi miti sui solari: protezione solare a prova di errore
L’estate è sinonimo di giornate più lunghe, relax all’aperto e, per molti, una perfetta occasione per abbronzarsi. Ma ogni anno tornano a circolare vecchi falsi miti sulla protezione solare, che rischiano di compromettere la salute della pelle.

Indice dei contenuti
- Perché non mi abbronzo con la protezione solare?
- L'aria condizionata toglie l'abbronzatura?
- Abbronzarsi con la protezione 50: è davvero possibile?
- Scrub e abbronzatura: è vero che lo scrub toglie l’abbronzatura?
- Abbronzarsi fa male: è sempre così?
- Le cicatrici si abbronzano?
- La protezione solare va messa solo al mare?
- Le protezioni solari sono tutte uguali: vero o falso?
- Come prevenire la comparsa di macchie sulla pelle?
È tempo di fare chiarezza: proteggere la pelle non significa rinunciare al colore, ma adottare strategie intelligenti per ottenere un’abbronzatura sana e duratura.
Perché non mi abbronzo con la protezione solare?
Una delle domande più comuni in estate è: “perché non mi abbronzo con la protezione solare?”
La percezione di non riuscire ad abbronzarsi dipende spesso da un’idea errata: si tende a pensare che applicare un filtro solare blocchi completamente i raggi solari impedendo quindi l’abbronzatura. Inoltre, si tende a confondere l’arrossamento della pelle con la vera tintarella. In realtà, le cose stanno diversamente. La protezione solare non impedisce di abbronzarsi, ma aiuta la pelle a farlo in modo più sicuro e graduale. Evita gli arrossamenti — che spesso causano spellature e una colorazione disomogenea — e consente un’abbronzatura più duratura e uniforme nel tempo.
I solari con filtro agiscono rallentando l’assorbimento dei raggi UVB, responsabili delle scottature, e degli UVA, principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo. Questo processo consente alla pelle di abbronzarsi in modo uniforme, riducendo il rischio di eritemi, desquamazioni e danni a lungo termine. Chi dice “perché non mi abbronzo più come una volta” dovrebbe considerare anche fattori come il tipo di pelle, l’età, l’uso di farmaci o cambiamenti ormonali.
Per ottenere un colorito sano e duraturo, è utile seguire questi consigli:
- Scegli una protezione adeguata al tuo fototipo.
- Applica il solare 15-30 minuti prima dell’esposizione e riapplicalo ogni due ore.
- Utilizza un abbronzante con protezione, che stimola la melanina senza rinunciare alla sicurezza.
L’abbronzatura perfetta si costruisce nel tempo, con cura e costanza. Scopri di più su come proteggere la tua pelle durante la stagione calda nel nostro approfondimento: Pelle ed estate: come prendercene cura.
L'aria condizionata toglie l'abbronzatura?
La risposta alla domanda “l’aria condizionata toglie l’abbronzatura?” è rassicurante per chi ama il colorito dorato della pelle estiva, infatti è fortunatamente no!
L’abbronzatura è infatti un processo biologico che coinvolge la melanina, un pigmento prodotto dai melanociti in risposta all’esposizione solare. Questa colorazione avviene negli strati più profondi della pelle e non può essere rimossa semplicemente dal contatto con aria fresca o condizionata.
Tuttavia, è vero che l’aria condizionata può avere un impatto sulla qualità della pelle. Gli ambienti climatizzati tendono ad essere secchi e, se frequentati per molte ore al giorno, possono causare disidratazione cutanea, rendendo la pelle più opaca, spenta e soggetta a desquamazioni. In questo modo, l’abbronzatura può apparire meno intensa o meno luminosa, anche se non è stata effettivamente rimossa.
Per mantenere un'abbronzatura bella e duratura anche in aree climatizzate, segui questi semplici consigli:
- Idrata quotidianamente la pelle, preferibilmente con creme doposole o lozioni nutrienti.
- Bevi molta acqua, per mantenere il corpo e la pelle ben idratati.
- Usa un umidificatore, se trascorri molte ore in ambienti chiusi con aria condizionata.
In questo modo la tua pelle non apparirà grigiastra e manterrai la tua sana abbronzatura tutta l’estate.
Abbronzarsi con la protezione 50: è davvero possibile?
Sì, ci si abbronza con la protezione 50. Questo tipo di protezione alta scherma fino al 98%1 dei raggi UVB, ma non impedisce completamente il passaggio della luce solare. L’uso della protezione 50 permette di esporsi in sicurezza anche per tempi prolungati, minimizzando il rischio di scottature e invecchiamento precoce della pelle.
È un falso mito che una protezione solare alta impedisca l’abbronzatura: al contrario, permette alla pelle di colorarsi in modo graduale e sicuro, evitando scottature e danni cellulari profondi. Abbronzarsi fa male solo quando l’esposizione è eccessiva, prolungata e priva di adeguata protezione.
L’uso di una crema per abbronzarsi con SPF 50 è particolarmente indicato per le prime esposizioni o per chi ha pelle chiara o sensibile.
Formulazioni moderne e leggere, come Anthelios UVMune Fluido Invisibile SPF50+ o Anthelios Age Correct SPF50, proteggono dai raggi UVA e UVB senza ungere o lasciare residui visibili. Anche Bionike Defence Sun Latte Spray SPF 50 è ideale per chi cerca praticità e protezione elevata.
Ecco alcuni benefici di un abbronzante con protezione 50:
- Riduce il rischio di eritemi, macchie e scottature.
- Previene l’invecchiamento cutaneo precoce causato dai raggi UVA.
- Aiuta la pelle a sviluppare un'abbronzatura più stabile e meno soggetta a desquamazione.
- È adatta a tutti i tipi di pelle, anche a quelle soggette ad eritema o sensibili.
Esistono inoltre diverse tipologie di protezione solare che fa abbronzare, cioè prodotti che combinano filtri solari con attivatori di melanina, perfetti per chi desidera una tintarella graduale ma sicura.
Ricorda: una protezione elevata non blocca l’abbronzatura, ma ti accompagna verso un colorito dorato in modo più sano e duraturo. Proteggere la pelle oggi significa averne cura domani.
Scrub e abbronzatura: è vero che lo scrub toglie l’abbronzatura?
Un altro dubbio comune: lo scrub toglie l'abbronzatura? La risposta è no, se utilizzato correttamente.
Gli esfolianti agiscono solo superficialmente, rimuovendo le cellule morte che si accumulano sullo strato corneo e non intaccano la melanina negli strati più profondi.
Anzi, effettuare uno scrub dopo l’abbronzatura può essere un ottimo modo per ravvivare il colore e prolungarne la durata. Eliminando le cellule opache, la pelle appare più luminosa e compatta, e l’abbronzatura risulterà più uniforme. Tuttavia, è fondamentale scegliere prodotti delicati e utilizzarli nel modo corretto.
Ecco alcuni consigli per eseguire lo scrub senza compromettere la tintarella:
- Aspetta qualche giorno dal rientro dal mare prima di esfoliare, per permettere alla pelle di stabilizzare la produzione di melanina.
- Usa un peeling delicato, meglio se con ingredienti naturali ed emollienti, come l’olio di mandorle.
- Applica il prodotto con movimenti circolari e leggeri, evitando sfregamenti aggressivi.
- Idrata sempre la pelle dopo l’esfoliazione, con una crema doposole o un latte nutriente.
Seguendo questi passi non solo non rovina l’abbronzatura, ma la valorizza, aiutandoti a mantenerla più a lungo.
Abbronzarsi fa male: è sempre così?
Dire che abbronzarsi fa male non è del tutto corretto. Una moderata esposizione al sole, protetti da un buon filtro solare, può avere effetti benefici: stimola la produzione di vitamina D, migliora l’umore, modula la pressione sanguigna2 e rafforza il sistema immunitario.
Il problema nasce quando l’esposizione è eccessiva, prolungata nel tempo e senza protezione o, in alcuni casi, utilizzando le protezioni in modo scorretto3. In questi casi, i raggi UVA e UVB possono, nei casi più gravi, aumentare il rischio di tumori della pelle.
Per abbronzarsi in modo sicuro ed evitare effetti dannosi, è importante:
- Usare sempre una protezione solare adatta al proprio fototipo.
- Evitare il sole nelle ore centrali della giornata (dalle 11 alle 16).
- Reidratare e nutrire la pelle quotidianamente, specialmente dopo l’esposizione.
Per saperne di più sui rischi e benefici dell’esposizione solare, leggi l’approfondimento: Abbronzatura: rischi e benefici dell’esposizione al sole.
Le cicatrici si abbronzano?
Molte persone si chiedono: le cicatrici si abbronzano? La risposta è no, almeno non nel modo in cui si abbronza la pelle sana. Le cicatrici, infatti, sono aree di pelle che hanno subito un danno e sono state ricostruite dal corpo con tessuto fibroso. Questo tessuto non ha la stessa struttura della pelle normale e contiene meno melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina, il pigmento che dà colore all’abbronzatura.
Proprio per questa caratteristica, queste aeree possono rimanere più chiare o scurirsi in modo anomalo durante l’esposizione al sole, creando un contrasto evidente con il resto della pelle. È quindi fondamentale proteggerle adeguatamente, soprattutto nei primi 12-18 mesi di formazione4, per evitare ipercromie, discromie o un peggioramento dell’aspetto estetico.
Ecco alcune buone pratiche per trattare correttamente le cicatrici sotto il sole:
- Applica una protezione solare schermante (SPF 50+ minerale) direttamente su di esse, anche nei giorni nuvolosi.
- Copri la zona con indumenti o cerotti specifici, soprattutto se è recente o ancora in fase di guarigione.
- Evita l’esposizione diretta
Prestare attenzione alla cura della pelle durante l’abbronzatura significa valorizzare non solo il colore, ma anche la salute e l’uniformità della cute nel tempo.
La protezione solare va messa solo al mare?
Assolutamente falso. La protezione solare va applicata ogni giorno, anche in città.
Questo è uno dei miti più diffusi, ma anche uno dei più pericolosi per la salute della pelle. I raggi UV, principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo e di danni cellulari, sono presenti ovunque, non solo in spiaggia.
Ecco alcuni esempi di situazioni in cui la protezione solare è fondamentale, anche lontano dal mare:
- In città, durante commissioni o tragitti quotidiani.
- In montagna, dove i raggi UV sono ancora più intensi.
- In auto, attraverso i vetri che lasciano passare i raggi UVA.
- Durante lo sport all’aperto, come jogging o ciclismo.
Per mantenere la tua protezione tutto l’anno, sul viso potresti scegliere del make-up con SPF sottoforma di fondotinta o crema colorata, mentre per le altre parti esposte puoi utilizzare pratici stick invisibili da tenere con te ed utilizzare al bisogno.
Le protezioni solari sono tutte uguali: vero o falso?
Pensare che tutte le protezioni solari siano uguali è un errore comune, ma la realtà è molto diversa. Ognuna ha caratteristiche specifiche che la rendono più adatta a determinati tipi di pelle, situazioni ambientali e necessità individuali. Scegliere la giusta crema per abbronzarsi non significa solo proteggersi dai raggi UV, ma anche ottenere comfort e piacevolezza d’utilizzo.
Nel vasto assortimento di SPF disponibili (scoprile tutte qui), possiamo trovare formule molto diverse tra loro:
- Con filtri chimici, fisici o combinati, per adattarsi a ogni tipo di pelle, anche la più sensibile.
- Resistenti all’acqua, ideali per chi pratica sport o si trova in ambienti marini.
- Specifiche per il viso, con texture leggere che non occludono i pori.
- Con ingredienti anti-age o antiossidanti, perfette per chi desidera proteggere la pelle e contrastare l’invecchiamento.
- Creme per abbronzarsi con attivatori di melanina, che stimolano il naturale processo di pigmentazione senza rinunciare alla protezione.
Affidarsi a una protezione solare formulata in base alle proprie esigenze permette di godersi il sole in modo sano e consapevole. Ogni pelle ha le sue peculiarità e merita una protezione mirata: scegliere bene oggi significa preservare sua la salute e la bellezza nel tempo.
Come prevenire la comparsa di macchie sulla pelle?
La comparsa di macchie sulla pelle durante o dopo l’esposizione al sole è un fenomeno molto comune, specialmente in presenza di alterazioni della melanina (come melasma, lentiggini solari o iperpigmentazione post-infiammatoria). Queste discromie sono spesso il risultato di una protezione solare insufficiente o inadeguata, abbinata a una prolungata esposizione ai raggi UV.
La buona notizia è che è possibile prevenire le macchie solari con alcuni semplici accorgimenti, anche senza rinunciare all’abbronzatura. Una crema per abbronzarsi formulata con filtri solari efficaci e attivi uniformanti può aiutare a ottenere un colorito sano e luminoso, senza compromettere l’uniformità della pelle.
Inoltre, scegliere prodotti con ingredienti antiossidanti, come vitamina C, niacinamide o estratti vegetali, aiuta a contrastare lo stress ossidativo.
Fonti consultate: