Sindrome Premestruale: Durata, Dolori, Rimedi naturali e farmaci
La sindrome premestruale (PMS, dall’inglese Premenstrual Syndrome) è una condizione che colpisce molte donne in età fertile, con sintomi fisici ed emotivi che possono variare per intensità e durata

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Dando uno sguardo ai numeri circa il 20-50% delle donne in età fertile soffre della sindrome premestruale, e circa il 5% manifesta invece una forma più grave chiamato disturbo disforico premestruale.
Cos’è la Sindrome Premestruale?
La sindrome premestruale è un disturbo frequente caratterizzato da un insieme di sintomi fisici, emotivi e comportamentali che si manifestano durante la seconda metà del ciclo mestruale, ovvero dopo l’ovulazione, e che tendono a scomparire con l’inizio delle mestruazioni. Questa condizione colpisce circa il 20-50% delle donne in età fertile, mentre per un 5-8% i sintomi sono talmente intensi da compromettere le attività quotidiane.
In questo caso si parla di disturbo disforico premestruale.
Generalmente, i sintomi iniziano dai 7 ai 10 giorni prima dell’arrivo delle mestruazioni e si risolvono nei primi giorni di flusso mestruale. Tuttavia, la durata e l’intensità possono variare notevolmente da donna a donna. La diagnosi si base sulla valutazione dei sintomi della paziente e la terapia può comprendere farmaci, rimedi naturali, dieta, cambiamenti nello stile di vita e consulenza medica.
Sintomi più comuni della Sindrome Premestruale
La PMS può manifestarsi con una vasta gamma di sintomi che coinvolgono sia il corpo che la mente.
Ecco i più frequenti:
- Gonfiore addominale, legato a ritenzione idrica e cambiamenti ormonali;
- Meteorismo;
- Stipsi
- Aumento di peso;
- Aumento dell’appetito;
- Nausea e vomito
- Tensione al seno, dolore o sensibilità aumentata;
- Dolori muscolari e articolari, dovuti ad un aumento dell’infiammazione sistemica;
- Mal di testa, spesso associato a fluttuazioni ormonali;
- Irritabilità e sbalzi d’umore, che possono includere ansia, tristezza e irritabilità;
- Stanchezza e difficoltà di concentrazione;
- Ansia e tensione emotiva.
Dolori Premestruali e Infiammazione: legame e conseguenze
Dolori premestruali sono spesso il risultato di un’infiammazione sistemica aumentata, causata da squilibri ormonali. Gli estrogeni, il progesterone e le prostaglandine, sostanze chimiche prodotte dal corpo, giocano un ruolo chiave in questa risposta infiammatoria.
Se non gestita adeguatamente, l’infiammazione può amplificare la percezione del dolore e influire sulla qualità della vita, rendendo difficile affrontare la routine quotidiana.
Gonfiore nel periodo premestruale: come alleviare il problema?
Il gonfiore è uno dei sintomi più fastidiosi della PMS e deriva principalmente da ritenzione idrica e fluttuazioni ormonali.
Per alleviare questo disturbo, ecco alcuni consigli utili:
- Ridurre il consumo di sale, che contribuisce alla ritenzione idrica.
- Aumentare l’assunzione di acqua, per favorire la diuresi.
- Consumare alimenti ricchi di potassio, come banane, spinaci e patate dolci.
- Integrare magnesio e vitamina B6, che possono contribuire a ridurre il gonfiore e il disagio.
Perché alcune donne hanno sintomi premestruali più forti?
Non tutte le donne sperimentano la PMS allo stesso modo.
I fattori che possono amplificare i sintomi includono:
- Squilibri ormonali: un’eccessiva produzione di estrogeni rispetto al progesterone può intensificare i sintomi.
- Livelli di serotonina: bassi livelli di serotonina possono contribuire a sbalzi d’umore e irritabilità.
- Infiammazione e stress: uno stile di vita stressante o un’alimentazione inadeguata possono peggiorare l’infiammazione, aumentando la sensibilità ai sintomi premestruali.
Cosa fare se la sindrome premestruale è troppo forte?
In alcuni casi, i sintomi della PMS possono essere così intensi da interferire con le attività quotidiane. Questo può indicare una forma più grave, nota come disturbo disforico premestruale (PMDD) caratterizzata da manifestazioni cosi gravi da far perdere alle donne interesse nelle attività abituali e talvolta avere pensieri suicidi.
È consigliabile rivolgersi a un medico quando:
- I sintomi persistono per oltre due cicli consecutivi
- Si manifestano sintomi emotivi severi, come depressione o ansia debilitante
- I trattamenti comuni non forniscono sollievo
Tra le opzioni terapeutiche, i medici possono consigliare antidepressivi, contraccettivi ormonali o farmaci specifici per alleviare i sintomi fisici e psicologici.
Come combattere i sintomi legati alla sindrome premestruale?
La SPM può essere complessa da trattare. Non esiste, infatti, uno specifico trattamento efficace per tutte le donne, ma piuttosto un insieme di misure volte ad alleviare i sintomi.
La sindrome premestruale andrebbe quindi affrontata su più livelli, dallo stile di vita ad eventuali trattamenti naturali o farmacologici.
Praticare attività fisica regolare per esempio può essere un modo efficacie per scaricare le tensioni psicofisiche. Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante: nei giorni “critici” è meglio evitare cibi salati che trattengono maggiormente i liquidi. Sono da limitare anche gli alcolici e le sostanze eccitanti come il thè o il caffè.
Parallelamente allo stile di vita, questa condizione può essere gestita attraverso un approccio di tipo farmacologico oppure naturale. Ovviamente è necessario parlarne con il proprio medico o ginecologo per valutare in modo preciso l’entità dei sintomi. In generale in prima di intraprendere una terapia è sempre opportuno confrontarsi con un professionista.
Approccio farmacologico alla sindrome Premestruale
Il trattamento farmacologico per la sindrome premestruale mira a ridurre i sintomi fisici e psicologici, migliorando la qualità della vita.
Le opzioni più comuni includono:
- Antidolorifici/antinfiammatori da banco, come Ibuprofene e altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) che aiutano a ridurre dolori muscolari, mal di testa e crampi. In alternativa può essere assunto anche paracetamolo in caso di intolleranza ai FANS. Si consiglia di assumere questi farmaci ai primi segni di dolore per massimizzarne l’efficacia.
- Diuretici: Utili per contrastare la ritenzione idrica, riducendo gonfiore addominale e tensione al seno. Uno dei diuretici più comuni è lo spironolattone, un diuretico che richiede prescrizione medica.
- Farmaci/dispositivi medici per alleviare il gonfiore addominale e meteorismo indicati per contrastare la tensione e la sensazione di gonfiore addominale. Possono essere sotto forma di gocce, compresse da masticare, capsule molli o compresse classiche da deglutire.
- Contraccettivi ormonali: la pillola anticoncezionale o il cerotto ormonale possono regolare gli squilibri ormonali, stabilizzando i livelli di estrogeni e progesterone. L’uso della pillola può ridurre l’intensità dei sintomi premestruali e normalizzare il ciclo mestruale. È importante valutare con il proprio medico/ginecologo il tipo di contraccettivo più adatto, considerando gli eventuali effetti collaterali.
- Antidepressivi, in particolare gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) come fluoxetina, paroxetina e sertralina, utilizzati per gestire i sintomi emotivi più severi, come ansia, irritabilità o depressione. Possono essere prescritti in forma continua o solo durante la fase premestruale, a seconda delle necessità individuali.
- Trattamenti specifici per il disturbo disforico premestruale: Oltre agli antidepressivi, in alcuni casi possono essere indicati farmaci che agiscono sull’asse ormonale, come gli agonisti del GnRH (ormone di rilascio delle gonadotropine), per ridurre in modo significativo i sintomi severi. Gli agonisti del GnRH sono una forma sintetica di un ormone prodotto dal nostro organismo e stimolano le ovaie a produrre quantità minori di estrogeno e progesterone. La loro funzione è quella di controllare le rapide fluttuazioni dei livelli ormonali che si verificano prima delle mestruazioni e che contribuiscono all’insorgere dei sintomi.
Rimedi Naturali contro la sindrome premestruale
Molte donne preferiscono approcci più dolci e naturali per affrontare i sintomi della PMS. Sebbene non siano un sostituto ai farmaci, specialmente nei casi più gravi, i rimedi naturali e lo stile di vita possono essere un valido supporto, vediamo quali.
- Integratori alimentari a base di:
- Omega-3: noti per le loro proprietà antinfiammatorie, possono ridurre il dolore e migliorare l’umore. Sono presenti in alimenti come pesce azzurro e semi di lino, oppure sotto forma di integratori.
- Inositolo: questo composto naturale, simile alle vitamine del gruppo B, aiuta a regolare l’umore e può alleviare ansia e irritabilità.
- Vitamina D: fondamentale per la salute del sistema immunitario e del sistema nervoso, può essere utile soprattutto durante i mesi invernali. La sua carenza è spesso correlata a sintomi di depressione.
- Magnesio: efficace contro crampi, mal di testa e tensione muscolare, si trova naturalmente in alimenti come mandorle, spinaci e semi di girasole.
- Agnocasto: è un rimedio naturale specifico per il benessere ormonale femminile, utile per riequilibrare estrogeni e progesterone.
- Tisane e rimedi erboristici a base di camomilla, melissa e lavanda possono favorire il rilassamento, ridurre l’ansia e migliorare il sonno. Quelle a base di zenzero sono invece efficaci contro il gonfiore oltre ad avere proprietà antinfiammatorie naturali.
- Alimentazione equilibrata, caratterizzata da cibi ricchi di fibre come verdure e cereali integrali per regolare la glicemia e ridurre sbalzi d’umore. Si consiglia inoltre di aumentare l’assunzione di calcio, essenziale per alleviare tensione muscolare e irritabilità (latte, yogurt, broccoli) e ridurre il consumo di zuccheri raffinati, alcol e caffeina, che possono peggiorare ansia e irritabilità.
- Attività fisica regolare: L’esercizio fisico, anche moderato, stimola la produzione di endorfine, migliorando l’umore e riducendo il dolore. Discipline come yoga e pilates possono aiutare a combattere stress e tensioni muscolari.
- Tecniche di rilassamento e gestione dello stress. La meditazione e il training autogeno aiutano a ridurre l’ansia e migliorano la qualità del sonno. La mindfulness si è dimostrata efficace nel promuovere un equilibrio emotivo durante il periodo premestruale.