Che cosa sono gli starnuti?

20. 9. 2024 · Tempo di lettura: 13 minuti

Sai cosa può raggiungere la velocità di 160 Km/h in pochi secondi? Una Ferrari? Un missile? No… uno starnuto!

Lo starnuto è un meccanismo di difesa, rumoroso, rapido e che a volte invece arriva nel silenzio più totale, messo in atto dal nostro organismo per espellere sostanze ed allergeni che potrebbero risultare dannosi per la salvaguardia e la salute del corpo. Uno starnuto è spesso sentore di malanni di stagione, allergie, polvere nell’aria o qualcosa di più grande che ignoriamo.

Dott. Enrico Magri
Dott. Enrico Magri
Che cosa sono gli starnuti?

Perchè si starnutisce e a cosa serve?

Lo starnuto è un riflesso involontario del nostro organismo che può avvenire in risposta ad una serie di stimoli nervosi o a causa della presenza di specifiche sostanze. In primis, è opportuno definire lo starnuto come un meccanismo protettivo che permette di salvaguardare le vie respiratorie e mantenerle pulite e libere da sostanze irritanti o agenti patogeni. Infatti, la presenza di questi elementi, è in grado di promuovere una serie di “reazioni” a catena che si concludono con un rumoroso, e spesso fastidioso, starnuto!

Allergeni, polviscoli e germi possono irritare o infiammare la mucosa delle vie respiratorie, che a sua volta stimola le terminazioni nervose del trigemino. Questo nervo, situato a livello del cranio, ha numerose diramazioni nel nostro organismo, molte delle quali si trovano nelle cavità nasali. Tale struttura è essenziale affinché gli impulsi nervosi si propaghino dalle periferie delle vie respiratorie fino al cervello. Da qui, il sistema nervoso centrale invia segnali che stimolano alcune aree polmonari, dove avviene l’accumulo e l’immagazzinamento di una grande quantità di aria, che verrà poi rapidamente espulsa tramite la contrazione dei muscoli addominali e intercostali, anch'essi attivati da ulteriori impulsi nervosi. Questo rapido e rumoroso processo si conclude con l'espulsione (ed esplosione) dell’aria, che conosciamo come starnuto, un meccanismo in grado di eliminare in un istante muco, aria e... patogeni.

Per quanto possa essere fastidioso starnutire, soprattutto in pubblico, dobbiamo imparare a vedere in modo diverso questo riflesso involontario del nostro organismo poiché è un chiaro segno di protezione delle vie respiratorie.

Perchè si starnutisce guardando il sole?

Ma se lo starnuto è un meccanismo di protezione del nostro organismo poiché capita di starnutire mentre siamo distesi sotto il sole?

L’esposizione alla luce solare attiva diverse aree localizzate a livello del nostro sistema nervoso e sembrerebbe stimolare anche diverse aree deputate a stimoli involontari come gli starnuti. Molti studiosi hanno definito gli “starnuti solari” come una vera e propria sindrome che prende il nome di ACHOO (Autosomal dominant Compelling Helio-Ophtalmic Outburst ) che, se mastichi un po' di inglese, potrai notare che si legge proprio come il suono di uno starnuto: Etciù.

Ma oltre la paradossalità del nome che può far sorridere tutti, questa sindrome non colpisce chiunque, ma una piccola fetta della popolazione mondiale (15-20%) a causa di probabili fattori genetici ancora in corso di studi. Molti ritengono che lo starnuto che nasce durante l’esposizione solare possa essere dovuto ad una doppia stimolazione del vicino nervo ottico, sensibile ai raggi del sole.

Quali malattie possono essere correlate agli starnuti?

Come abbiamo appreso, gli starnuti sono un segnale che il nostro organismo funziona attivamente nel respingere elementi estranei come patogeni o corpuscoli dalle vie respiratorie, ma sono anche un campanello d’ allarme di alcune malattie o condizioni potenzialmente dannose per la nostra salute. Starnutire tante volte di seguito può essere dovuto ad una condizione che tutti conoscono come rinite. Ma essenzialmente, cos’è? Una delle più note è la rinite allergica. Ovvero, una infiammazione localizzata nelle prime vie respiratorie che è dovuta dalla presenza di elementi detti allergeni, come il polline (maggiore causa), gli acari della polvere ed altre sostanze che in alcuni soggetti possono causare allergia. La rinite allergica non si riconosce solo perchè si starnutisce in continuazione ma anche dalla copresenza di rinorrea (naso che cola, con muchi biancastri/trasparenti), lacrimazione (rinocongiuntivite allergica) e alcune volte tosse.

La rinite allergica ama la Primavera con tutti i pollini liberi per le strade e per i parchi ma non disdegna nemmeno le stanze piene di polvere!

La rinite allergica ha una parente stretta che prende il nome di rinite infettiva, condizione dovuta dall’infiammazione delle mucose nasali e faringee, causata dall’attacco di batteri e virus, i quali portano come sintomo più comune il “raffreddore”. Anche in questo caso, gli starnuti allontaneranno questi patogeni dalle vie respiratorie ed il muco, il quale, a differenza della precedente rinite, potrà essere di colore verdognolo, dovuto proprio dalla presenza di questi germi. Come potrai immaginare, la rinite infettiva ama l’inverno.

Una forma di rinite che invece non conosce mezze stagioni è quella vasomotoria, che si caratterizza con la classica sensazione di “naso chiuso” e produzione di muco. I fattori scatenanti non sono né batteri/virus né allergeni ma altri fattori estranei come la temperatura o elementi irritanti. In particolare, questa condizione, risente molto degli sbalzi di temperatura che possono avvenire sia d’inverno che d’estate, con l’utilizzo eccessivo di riscaldamento o climatizzatori. Lo smog, l’inquinamento, il fumo di sigaretta e altri corpuscoli irritanti possono provocare allo stesso modo una vasodilatazione delle prime vie respiratorie che determinerà poi la rinite vasomotoria.

Che differenza c’è tra sinusite e rinite? Entrambe possono essere di natura allergica e infettiva, portando con sè dei sintomi molto simili e pressoché identici in alcuni casi, ma la differenza sostanziale risiede proprio nella zona che vanno ad interessare. Infatti, se la rinite, come abbiamo visto, colpisce le cavità nasali e la faringe, la sinusite agisce a livello dei seni paranasali fino ad arrivare al massiccio facciale ed in determinate cavità ossee. Proprio per la vastità e la tipologia di zone che colpisce, la sinusite spesso può essere cronica, più duratura e fastidiosa rispetto ad un semplice raffreddore, portando anche ad un mal di testa intenso.

I comuni starnuti possono anche essere segni delle classiche infezioni influenzali e para-influenzali (più leggere delle prime) che portano come altri sintomi febbre, cefalea, dolori a livello muscolare e delle articolazioni e tosse più o meno incessante.

In ultimo, ma non per importanza e diffusione, non possiamo non citare una delle prime malattie a cui pensiamo dopo un “Etciù”: Il COVID.

L’infezione respiratoria causata dal virus SARS-CoV-2, che oltre alle difficoltà respiratorie, perdita del gusto e dell'olfatto, dolori muscolari e febbre, porta (e spesso inizia) proprio con gli starnuti!

Perchè può far male trattenere gli starnuti?

Dopo aver conosciuto l’origine ed il “meccanismo d’azione” di un semplice starnuto, potrai già in parte rispondere a questa domanda o, perlomeno, puoi immaginare come non sia saggio trattenerli.

Prima abbiamo descritto lo starnuto come una sorta di esplosione d’aria, ed è proprio che a causa dell'elevata pressione che si genera all’interno del nostro corpo durante l’espulsione dell’aria incamerata, che si possono causare notevoli danni. Trattenere gli starnuti può causare diversi danni ai vasi sanguigni come la rottura dei piccoli capillari a livello delle orecchie, del naso e degli occhi. In particolare, in questo ultimo caso, uno starnuto trattenuto può causare l’aumento della pressione intraoculare, condizione pericolosa per persone che hanno determinate patologie localizzate agli occhi come glaucoma, esoftalmo e retinopatia diabetica. L’aumento della pressione timpanica, invece, può causare danni al livello delle tube di Eustachio determinando problemi più o meno gravi al timpano. Questo può portare a dolore acuto, perdita dell'udito temporanea e rischio di infezioni dell'orecchio medio. Se gli starnuti nascono per allontanare i germi, trattenere i starnuti può portare alle sinusiti. Infatti viene generata comunque una pressione dovuta al potenziale starnuto che spinge il muco ed i batteri nei seni paranasali, ma con il blocco di queste sostanze (causate dal mancato starnuto) con il rischio di infezioni sinusali. In generale trattenere uno starnuto per imbarazzo o per non disturbare può aumentare il rischio di contrarre infezioni alle orecchie, ai seni paranasali e alle vie respiratorie.

Rimedi contro gli starnuti: I consigli dei farmacisti di Dr. Max

Se proprio non ami starnutire o non vuoi minimamente ricevere gli sguardi delle persone attonite e stupite dal tuo starnuto puoi prevenirli! E se vuoi che il tuo nuovo mantra sia “prevenire è meglio che starnutire”, una delle prime regole che dovresti adottare è quella di attuare tutte le norme igieniche come prevenzione dalle malattie contagiose, che portano come sintomi proprio gli starnuti. Ricorda di non condividere posate, bevande e cibo soprattutto con persone che mostrano stato influenzale o tosse. Ricorda sempre di lavarti le mani e di portare con te igienizzanti battericidi. Utilizza le mascherine, proprio quelle di cui hai fatto scorta durante la pandemia di Coronavirus, in luoghi pubblici come mezzi di trasporto, ospedali o posti particolarmente affollati. Ma ora che conosci le regole di base per prevenire il più possibile l’attacco di virus e batteri, scopriamo insieme quali rimedi esistono per le varie tipologie di starnuto.

Rimedi per starnuti causati da allergie

Quando entriamo in contatto con un allergene, viene attivato tutto il nostro sistema immunitario che una serie di meccanismi volti a difenderci ma che causano anche i classici sintomi da allergia come il raffreddore, la sensazione di naso che cola, lacrimazione oculare e altri sintomi che possono variare per tipologia e intensità in base alla sensibilità del soggetto. Uno dei primi rimedi è senza dubbio l’utilizzo di farmaci antistaminici che tendono a bloccare, tramite l’interazione di specifici recettori, l’azione di elementi del sistema immunitario come mastociti, i quali sono responsabili della flogosi delle vie respiratorie e di tutti i segni peculiari dell’allergia. Esistono in commercio tantissimi antistaminici, presenti con diverse forme farmaceutiche per adattarsi al meglio alle esigenze del soggetto allergico. Tra i più usati ci sono gli antistaminici orali, sia come compresse sia come gocce sublinguali come la loratadina o la più nota cetirizina. Ricorda che se sei un soggetto allergico prima dell’assunzione di questi farmaci è necessaria una consulenza medica o richiedi il parere di un farmacista poiché alcune di queste sostanze possono portare effetti collaterali come sonnolenza (ma questo vale soprattutto con gli antistaminici di vecchia generazione). Gli antistaminici spray nasale, come la rinazina, sono in grado anch’essi di alleviarci dagli starnuti, naso che gocciola o occhi. Servirebbe un articolo intero per poter parlare in modo esaustivo dei farmaci e dei rimedi utilizzati contro le allergie (eccolo qui per te), ma è importante sapere che sono presenti diverse sostanze naturali che rientrano nella composizione di integratori specifici per il sistema immunitario e per il benessere delle vie respiratorie, che se usati nel modo e nei tempi corretti, possono prevenire l’acuità dei sintomi allergici. Una di queste sostanze vegetali è l’Echinacea Angustifolia, una pianta con un grande potenziale nel contrastare l'allergia primaverile grazie al suo fitocomplesso (elementi attivi nella pianta) che ha proprietà antinfiammatorie sulle vie respiratorie ed azione immunostimolante in grado di potenziare le naturali difese del nostro organismo.

Rimedi contro starnuti da raffreddore

A causare gli starnuti non sono soltanto gli acari della polvere o il polline ma anche i germi che intaccano il benessere delle vie respiratorie.

Tra i prodotti più utilizzati ci sono senza dubbio i decongestionanti nasali, i quali ci supportano in caso di naso chiuso, andando a promuovere un’azione vasocostrittrice al livello della muscolatura dei vasi sanguigni di nasogola e seni paranasali. Tramite questo meccanismo d’azione, viene diminuito il flusso sanguigno al livello della mucosa nasale e, di conseguenza la formazione di muco e il gonfiore, lasciando libere le vie respiratorie.

Dato il loro formidabile supporto, i decongestionanti sono spesso associati a dei principi attivi utili in caso di febbre e influenza. dall’azione antipiretica.

Ricorda che queste sostanze decongestionanti devono essere usate rispettando le note posologiche in confezione e le indicazioni del medico e/o farmacista, in quanto un utilizzo sconsiderato può generare assuefazione. Infatti, spesso le persone che utilizzano spray nasali come rimedio per il naso chiuso, lo fanno in modo sconsiderato. Osservando il loro rapido effetto, tendono ad assumerli senza considerare il numero massimo di inalazioni nasali per narice. Si cade cosi nel fenomeno di resistenza all’azione del farmaco, per cui, col tempo, solo un aumento della dose del farmaco permette di “liberare il naso”. In commercio sono presenti tanti prodotti ad azione balsamica che tendono a liberare le vie respiratorie in modo naturale e soprattutto senza dare problemi di assuefazione, ma ricorda comunque di richiedere il parere del medico o del farmacista nel caso in cui tu sia un soggetto allergico. Non mancano alla lista i prodotti ad azione mucolitici, tanto amati dalle mamme che possono essere usati per aerosol o per via orale, i quali sono in grado di favorire la fluidità del muco favorendone l’espulsione.

 

Ora che conosci tutti i segreti che si nascondono dietro agli starnuti e dell’importanza di starnutire, preoccupati solo di rispondere “grazie” a chi, dopo averti sentito starnutire ti urlerà “Salute”.

Domande frequenti

Cosa avviene durante uno starnuto?
Perché fa bene starnutire?
Cosa significa starnutire 3 volte di seguito?
Perché appena mi sveglio inizio a starnutire?

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Circa l'autore
Dott. Enrico Magri
Dott. Enrico Magri
Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Farmacia nel 2017 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, ho intrapreso nuovamente un percorso universitario, questa volta specialistico, in Scienze della Nutrizione Umana, laureandomi presso la medesima facoltà nel 2020. Dopo aver praticato diverse esperienze lavorative come farmacista, ho acquisito abilità nella dispensazione e conoscenza accurata di farmaci ed integratori. Sono entrato nel mondo della sperimentazione clinica come study coordinator impiegato nella breast unit, che si occupa appunto della ricerca sul tumore alla mammella. Tutte le esperienze pregresse ed attuali mi hanno facilitato molto anche nel mio successivo lavoro, come Web Content Editor dove ho potuto ampliare e consolidare le mie conoscenze nel settore farmaceutico. Da qui il mio lavoro per la piattaforma e-commerce di Dr. Max, dove scrivo sia le schede prodotto che gli articoli del blog.
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Dott. Enrico Magri
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Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Farmacia nel 2017 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, ho intrapreso nuovamente un percorso universitario, questa volta specialistico, in Scienze della...
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