Come proteggere il cuore nel modo giusto

15. 9. 2023 · Tempo di lettura: 13 minuti

Il cuore batte per noi circa 3 miliardi di volte nel corso di una vita intera e ognuna di queste volte lo fa con estrema precisione. Merita non solo un ringraziamento, ma tutta la nostra cura e impegno per garantirne il benessere, specialmente in occasione della giornata mondiale del cuore: il 29 settembre.

Dott.ssa Maria Virginia Carra
Dott.ssa Maria Virginia Carra
Come proteggere il cuore nel modo giusto

Attenzione allo stile di vita

Come tutti sappiamo, il cuore è un muscolo totalmente involontario, il che, se da un lato ne garantisce un funzionamento ineccepibile, dall’altro lo sottopone al rischio di essere sottovalutato e trascurato. Sebbene non dipenda dalla nostra volontà per funzionare, dipende assolutamente dai nostri comportamenti per farlo bene. Infatti i fattori che ne mettono a rischio la salute sono solo in parte non modificabili (ad esempio età, genere e familiarità per patologie cardiovascolari), mentre molti altri sono controllabili attraverso lo stile di vita.

Ma quali sono i fattori legati al nostro stile di vita, che possono incidere in modo determinante sulla salute del nostro cuore?

  • Fumo: il fumo sia attivo che passivo aumenta il rischio cardiovascolare. La nicotina accelera il battito cardiaco mentre il monossido di carbonio favorisce l’insorgenza di aterosclerosi e diminuisce la quantità di ossigeno nel sangue[1].
  • Alimentazione: l’alimentazione gioca un ruolo determinante per la salute del cuore. Una dieta varia ed equilibrata, ricca di fibre, povera di sale e grassi saturi (es. burro, formaggi, carne, latte intero) diminuisce il rischio di ipercolesterolemia e ipertensione.
  • Attività fisica: fare attività fisica regolare favorisce la salute del cuore e il benessere fisico in generale. Non è necessario svolgere attività intense: è sufficiente una camminata di almeno 30 minuti tutti i giorni.

[1] https://www.cuore.iss.it/prevenzione/

L’alimentazione e l’attività fisica come prima prevenzione a supporto del cuore

Alimentazione e attività fisica sono quasi sempre aspetti cruciali per la prevenzione delle più comuni patologie e quelle cardiovascolari non fanno eccezione. Se pensiamo che ipertensione e ipercolesterolemia sono i principali fattori di rischio, non possiamo non comprendere come il mantenimento di uno stile di vita volto a mantenerne bassi i livelli sia di fondamentale importanza. Certo, sembra più semplice prendere una pillola per controllarne i valori, ma davvero non vogliamo impegnarci neanche un po’ per quell’organo che ci garantisce la vita? L’attività fisica, come sempre, è un toccasana per il benessere del sistema cardiocircolatorio e, se praticata con regolarità favorisce la riduzione di trigliceridi e glicemia, oltre che il controllo del peso corporeo. Quest’ultimo fattore va particolarmente tenuto d’occhio, infatti in situazioni di sovrappeso (BMI>25 kg/m2) aumentano i principali fattori di rischio: dislipidemia, iperglicemia e ipertensione. A tavola, invece, ecco i suggerimenti da seguire per un cuore in forma:

  • Giù le mani dalla saliera: il sale in eccesso contribuisce ad innalzare i valori della pressione arteriosa e per questo l’OMS ne raccomanda massimo 5 grammi al dì( contro i 10 che in media utilizziamo). Basterebbe dimezzarne la quantità per ridurre di ben il 17% il rischio di malattie cardiovascolari e del 23% quello di ictus.
  • Frutta e verdura a volontà: si raccomandano 5 porzioni di frutta e verdura al giorno non per far prosperare i fruttivendoli, ma perché sono alimenti ricchi di micronutrienti ad azione antiossidante (ad esempio vitamina C ed E) essenziali per contrastare l’invecchiamento delle cellule.
  • Grassi saturi addio: i grassi di origine animale, abbondanti nel burro e nel grasso della carne ad esempio, sono ricchi in colesterolo, da controllare periodicamente per mantenerne i valori al di sotto dei 200 mg/dl in quanto concentrazioni elevate predispongono pericolosamente alla formazione di placche aterosclerotiche e ai conseguenti problemi cardiovascolari. Da favorire invece i grassi insaturi, molto presenti in pesce e frutta secca, che svolgono una naturale azione simil-antinfiammatoria e contrastano l’invecchiamento cellulare.
  • Il caffè, meglio amaro: un eccessivo consumo di zucchero contribuisce ad aumentare i valori della glicemia, che, se elevati, favoriscono le malattie circolatorie.

L’importanza del sonno e i rischi dello stress

Dormire di gusto fa bene a mente e corpo, cuore compreso! Durante il sonno, infatti, la pressione arteriosa si abbassa, lasciando così riposare un po’ anche il cuore, che rallenta il suo battito. Alcuni recenti studi, inoltre, hanno dimostrato una correlazione tra disturbi del sonno e problemi cardiaci, pertanto curare la qualità del proprio riposo può essere considerata una reale forma di prevenzione. Spesso legato ai disturbi del sonno, lo stress è un altro imputato del caso: uno stress cronico aumenta i livelli di cortisolo durante la sera, quando dovrebbe diminuire, il che ancora una volta favorisce il rischio cardiovascolare

Quali sono i maggiori fattori di rischio cardiovascolare?

Come accennato in precedenza i fattori di rischio cardiovascolare si possono divere in:

  • Fattori non modificabili, come ad esempio come età, sesso maschile (a rischio più elevato) e familiarità, ovvero parenti in cui si sono verificati eventi a carico del cuore in età giovanile.
  • Fattori modificabili, ovvero quei fattori sui quali è possibile intervenire modificando le proprie abitudini.

In particolare, tra quelli modificabili, quelli a cui prestare particolare attenzione sono:

  • Diabete: il diabete è una malattia importante che rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio cardiovascolare. Le persone con diabete, per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari dovrebbero prestare particolare attenzione all’alimentazione, al peso corporeo e all’attività fisica evitando il consumo di alcol e fumo.
  • Colesterolo: se la quantità di colesterolo presente nel sangue è eccessiva vi è il rischio che si depositi a livello delle pareti delle arterie causando aterosclerosi. L’ipercolesterolemia si può prevenire seguendo uno stile di vita corretto, prestando attenzione all’alimentazione e praticando attività fisica.
  • Pressione arteriosa: l’ipertensione affatica il cuore. Le persone che soffrono di ipertensione sono maggiormente soggette a infarti ed ictus. La pressione può essere mantenuta sotto controllo attraverso uno stile di vita sano.
  • Fumo: nicotina e monossido di carbonio sono le due sostanze responsabili degli effetti dannosi al cuore. Una volta smesso di fumare, il rischio di dimezza già dopo un anno

E le analisi del sangue?

I risultati delle analisi del sangue possono aiutarci nel monitoraggio della salute del cuore. Infatti, letti in relazione ai diversi fattori di rischio (età, sesso, pressione arteriosa elevata, fumo, altre malattie pregresse o attuali, storia familiare di patologie rilevanti), ci forniscono informazioni utili a salvaguardare la salute del cuore.

Ma quali sono i valori da tener d’occhio per monitorare il nostro cuore?

  • Il “profilo lipidico”, ovvero l’insieme dei dosaggi del colesterolo totale, del colesterolo HDL, del colesterolo LDL e dei trigliceridi. Tutti questi valori sono importanti per identificare o monitorare l’eventuale presenza di fattori di rischio di malattie cardiovascolari. Il valore più noto è forse quello del colesterolo, un grasso molto importante per il nostro organismo ma il cui eccesso può accumularsi all’interno dei vasi sanguigni e dare origine alle placche aterosclerotiche, responsabili del restringimento del lume vasale che può causare infarto e ictus.  I valori del colesterolo totale dovrebbero rimanere sotto i 200 mg/l e valori superiori a 240mg/l possono costituire un fattore di rischio cardiovascolare. All’interno del nostro organismo il colesterolo è veicolato dalle lipoproteine che sono suddivise in lipoproteine a bassa densità o LDL, chiamate anche colesterolo cattivo e lipoproteine ad alta densità o HDL, chiamate anche colesterolo buono. Le prime veicolano il colesterolo dal fegato alle arterie lasciando il colesterolo in eccesso nei vai, le seconde fanno il percorso inverso ovvero portano il colesterolo dalle arterie al fegato facilitandone la rimozione dal sangue e l’eliminazione. Il colesterolo LDL non dovrebbe superare i 130 mg/dL e quello delle HDL non dovrebbe superare i 50-60 mg/dl. Infine va preso in considerazione anche il livello nel sangue dei trigliceridi, grassi circolanti nel sangue utili a fornirci energia ma i cui alti livelli aumentano il rischio di eventi cardiovascolari. Il valore normale è inferiore a 150 mg/dL, anche se è preferibile un livello inferiore a 100 mg/dL.
  • Il dosaggio degli elettroliti, quindi sodio, potassio, cloro, calcio, fosforo e magnesio, è un esame generico ma utile per valutare il bilancio idro-salino dell’organismo, il cui equilibrio è garanzia di salute del sistema cardiovascolare.
  • La proteina C reattiva (PCR) è una proteina epatica, i cui valori aumentano in circolo in caso di infiammazione o infezione. Recentemente un valore cronicamente elevato di proteina C reattiva è stato associato a un aumento del rischio cardiovascolare.  Comunque i soli valori di questa proteina non danno informazioni specifiche e vanno sempre considerati insieme ad altre analisi. In linea generale, comunque, minore è il suo valore (il valore normale è inferiore a 0.5 mg/L) e minore è il rischio di eventi cardiovascolari.
  • Il fibrinogeno, un fattore della coagulazione il cui eccesso può essere indice di un aumento del rischio di trombosi e conseguente infarto ed ictus. Questo valore va controllato in particolare a fumatori, dalle donne in gravidanza e dalle donne che assumono terapie ormonali. Valori corretti di fibrinogeno si attestano tra i 150 e i 400mg/dl
  • Il peptide natriuretico cerebrale, chiamato così perché inizialmente scoperto a livello celebrale, è una proteina prodotta principalmente dal cuore, che contribuisce all’eliminazione dei liquidi in eccesso e all’espulsione del sodio attraverso l’urina, così come a facilitare il rilasciamento delle arterie. Elevati livelli di peptide natriuretico sono una spia di allarme per scompenso cardiaco, poiché esso viene rilasciato dal cuore nel tentativo di migliorare la propria azione di pompa.

Si ricorda che tutti i valori delle analisi del sangue sono importanti in quanto sono correlati tra loro, per questo meglio è sempre bene visionare tutti i valori insieme al proprio medico

Come difendersi dal colesterolo con gli integratori

Come abbiamo visto, il colesterolo oltre ad essere prodotto dal nostro stesso organismo è introdotto anche attraverso la dieta e se presente in eccesso può essere dannoso per la salute del cuore. Per questa ragione è importante tenerlo sotto controllo adottando uno stile di vita sano e una dieta varia ed equilibrata. Se questo non basta, è possibile fare ricorso a prodotti contenenti sostanze naturali utili per mantenere normali i livelli di colesterolo nel sangue.  Come evidenziato nel Position Statement “Nutraceutici per il trattamento dell’ipercolesterolemia” pubblicato nel 2018 dalla Società Italiana di Diabetologia (SID) e della Società Italiana per lo Studio della Arteriosclerosi (SISA) l’utilizzo di integratori alimentari nutraceutici in caso di ipercolesterolemia va sempre valutato sul singolo paziente e può essere consigliato anche in combinazione farmaci ipocolesterolemizzanti[1].

Ma quali sono i principali attivi naturali contenuti nei migliori integratori alimentari per il controllo del colesterolo?Vediamone alcuni:

  • Riso rosso fermentato: dalla fermentazione del riso rosso da parte del fungo Monascus purpureus si ottiene la monakolina K una molecola naturale nota fin dall’antichità perché in grado di controllare il colesterolo. Armolipid Plus, è un integratore alimentare molto efficace nel regolare i livelli di colesterolo. Nella sua formula oltre al riso rosso fermentato, troviamo berberina, acido folico, Policosanoli, Coenzima Q10 e Astaxantina, sostanze utile per il controllo del colesterolo e dei trigliceridi.
  • Berberina: alcaloide naturale estratto dal rizoma e dalla corteccia delle piante del genere Berberis. La berberina è in grado di controllare i livelli di colesterolo e glicemia. Berberol K, è un integratore alimentare a base di monakolina K (Monakopureâ) e Berberina Fitosomaâ, ovvero Berberina nella forma altamente assimilabile.
  • Policosanoli: sostanze naturali contenute nella cera d’api, nelle patate, nella canna da zucchero e nella crusca di riso, dalle proprietà utili per la salute cardiovascolare. In particolare, riducono la sintesi del colesterolo e delle LDL nel sangue, favorendo un aumento delle HDL. Liposcudil Plusè un integratore alimentare che unisce nella stessa formulazione riso rosso fermentato e policosanoli da riso per un’azione mirata nel controllo del colesterolo.


[1] Società Italiana di Diabetologia (SID) e della Società Italiana per lo Studio della Arteriosclerosi (SISA), Position Statement “Nutraceutici per il trattamento dell’ipercolesterolemia”

Domande e cuorisità per proteggere il cuore

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Circa l'autore
Dott.ssa Maria Virginia Carra
Dott.ssa Maria Virginia Carra
Mi laureo nel 2010 in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’Università degli Studi di Parma, successivamente continuo i miei studi con un Master alla Business School del Sole24Ore in Management del settore sanità, Pharma e Biomed. Dopo aver lavorato per circa 5 anni nel mondo della comunicazione e PR in ambito scientifico, prima in agenzia poi in azienda, intraprendo un nuovo percorso professionale in farmacia. Da allora, indosso il camice e continuo a coltivare la mia passione per la comunicazione, il mondo dell’healthcare e dell’integrazione alimentare.
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Mi laureo nel 2010 in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’Università degli Studi di Parma, successivamente continuo i miei studi con un Master alla Business School del Sole24Ore in Management del...
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